di PAOLO MARINI
Non ho simpatia alcuna per ciascuna delle formazioni politiche oggi presenti in Parlamento e, se un uragano le spazzerà, certo non mi straccerò le vesti. A prescindere da ciò che sarà dopo. Men di tutto, però, muove la mia commozione il funerale annunciato di quell'Italia dei Valori creata da Antonio Di Pietro sull'imperativo categorico di ripulire e moralizzare la vita politica. Per carità, nobili intenzioni, senonché per chi non è proprio a digiuno di cose della politica e anche volendo passar sopra allo spessore del personaggio, già suonava sibillino il nome della formazione: Italia dei Valori, si, ma... di quali valori? Guarda strano, per caso, è proprio avvicinandosi ad un partito che gli orizzonti politici e culturali - prima che i programmi e le idee concrete - hanno o dovrebbero avere un peso dirimente, una attrattività, una capacità di dividere ed aggregare, a seconda dei casi. Ma qui i “valori”, comunque dettati dal 'capo', si limitavano gro
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