di MATTEO CORSINI
Capita ormai abbastanza di frequente che chi esprime un parere anche solo vagamente non politicamente corretto sia poi pressato per rimangiarsi quanto detto. In caso contrario sarebbe ostracizzato dai sacerdoti del politicamente corretto. Ovviamente tutto questo riguarda soprattutto personaggi più o meno famosi o esponenti politici, non necessariamente di primo piano.
Una delle cose che non si possono fare, in Italia, è esprimere una critica, ancorché pacata, a tutto quello che fa e dice il presidente della Repubblica, a maggior ragione se questi, come quasi sempre, proviene da un’esperienza politica di centrosinistra.
Il tutto ovviamente vale anche nel caso del presidente in carica. E’ capitato quindi che una deputata di FdI, Ylenja Lucaselli (di cui ignoravo l’esistenza fino ad aver letto la notizia che la riguarda e che sto commentando), abbia criticato Sergio Mattarella durante una trasmissione televisiva, sostenendo che il presidente della Repubblica “utilizza molto spesso il riferimento alla Costituzione per esprimere la propria posizione rispetto ai provvedimenti del governo, atteso che non esiste una sinistra, un’opposizione capace”. Aggiungendo, poi che se “alla fine li firma, evidentemente non c’è un vero problema costituzionale alla base”.
Apriti cielo. Lucaselli è stata trattata peggio che se avesse bestemmiato in Vaticano, perfino dal M5S, i cui esponenti di punta all’indomani delle elezioni che poi portarono al primo governo Conte chiedevano la messa in stato d’accusa del presidente perché Mattarella non era propenso a conferire loro l’incarico di formare il governo.
Tempo qualche ora e Lucaselli ha (penosamente) cercato di correggere il tiro: “Ho sempre considerato e considero il presidente della Repubblica Sergio Mattarella un punto di riferimento per tutte le forze politiche e per gli italiani”. Per la gran maggioranza delle persone, esprimere un’opinione politicamente scorretta può compromettere in maniera più o meno significativa la propria carriera. Di questo sarebbe bene essere consapevoli ex ante. Nessuno è obbligato a dire ciò che realmente pensa, andando incontro a conseguenze anche economiche non trascurabili.
Tuttavia sarebbe bene che una persona adulta valutasse tutto questo prima di parlare, a maggior ragione se non lo fa al bar con un amico, ma in una trasmissione televisiva. Per inciso, non credo che quanto affermato in prima battuta da Lucaselli lo pensi solo lei, mentre la frase di circostanza detta per cercare di salvarsi in corner mi pare poco credibile, data la dichiarazione mattutina.
Avere il coraggio di sostenere ciò che si pensa, accettandone le conseguenze, non è da tutti. Anzi, è molto spesso un atto di eroismo. E gli eroi sono sempre in minoranza.
Dx e Sx si confermano entrambe ben messe per adepti ignoranti.
La Lucaselli parla a vanvera, è solo dei tanti peones analfabeti dell’emiciclo, una Razzi in gonnella. Io le farei (ri)mangiare soprattutto vocabolari e libri di diritto (oltre che libri di cucina e storia).