di VITO POSSENTI
All’apparenza parlano la stessa lingua, ma politicamente parlando stanno quasi agli antipodi. Per il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, il distacco dall’Italia non è un obiettivo realisticamente perseguibile. Per Eva Klotz, l’autodeterminazione del Sud Tirolo è l’unica strada plausibile e, domani, darà vita ad una catena umana per ribadire il concetto.
In una intervista rilasciata al “Kleine Zeitung” (il giornale più letto in Carinzia e Stiria), Kompatscher afferma che “Quarantacinque anni fa abbiamo accettato l’offerta di un’ampia autonomia amministrativa e legislativa nell’ambito dello Stato italiano. Questo è accaduto non perché non volessimo più ritornare all’Austria, ma perché la si riteneva l’unica via realistica da percorrere. E in questo modo è stato possibile ottenere più di quanto si era sperato. Il Sud Tirolo è oggi una Provincia autonoma con un’elevata qualità di vita. Ma soprattutto l’autonomia ha consentito di raggiungere l’obiettivo principale: il consolidamento dell’identità culturale e linguistica dei sudtirolesi, che non devono più temere di essere assimilati al gruppo linguistico italiano”. Così, almeno secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto.
Benché Kompatscher non abbia remore ad affermare “L’Austria è la mia patria” ribadisce: Si può considerare questo concetto antiquato, si può anche dire terra madre o terra di origine. E questo non significa che la mia identità sia a più strati. Non cambia nulla il fatto che noi siamo una minoranza austriaca in Italia e che io mi senta parte di essa”.
Cosa fanno i soldi…