SINGAPORE (Reuters) – La compagnia petrolifera cinese Unipec ha pagato una cifra record per una partita di greggio russo con consegna a febbraio, nel quadro di una strategia volta a compensare la riduzione delle importazioni dall’Iran.
La Cina ha tagliato l’import di greggio iraniano di oltre la metà a gennaio, mentre è in corso tra i due paesi una serrata contrattazione sule prezzo per il 2012, come hanno detto fonti industriali a Reuters. Gli ultimi sviluppi mostrano che la contesa potrebbe continuare anche per i prossimi mesi.
Teheran fa fronte a sanzioni più dure dall’Occidente che colpirebbero il suo export petrolifero in Europa e Asia e questo ha indotto i compratori cinesi a cercare di spuntare un prezzo più vantaggioso da Teheran, dato che la domanda di greggio iraniano è vista in diminuzione.
La Cina sembra pronta a pagare di più per rifornimenti da fonti alternative per mantenere alta la pressione sui venditori iraniani. Unipec, il braccio commerciale di Sinopec, la più grande compagnia di raffinazione dell’Asia, si è aggiudicata un approvvigionamento di greggio dalla russa Rosneft, pagando circa un dollaro a barile in più di quanto le altre compagnie abbiano pagato per la stessa qualità di petrolio.
Il Brent è aumentato di oltre il 2% oggi in risposta alle tensioni legate alla controversia sul nucleare iraniano ad oltre 110 dollari al barile.
FONTE: http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE80202N20120103
Interessante!!
Fa piacere leggere articoli di politica internazionale corti ma conpleti
Pillole di conoscenza che non passano assolutamente sui media di regime
Inoltre non voglio investire un euro sui quotidiani del regime per sperare di leggere queste notizie in mezzo al mare di letame!
Bravi!