di REDAZIONE
Sono gli effetti macroscopici della crisi economica che attanaglia il Paese, alla faccia di chi vede già l'uscita. Dopo tre anni di flessione, i reati tornano a registrare un aumento del 5,4% con il totale dei delitti oltre quota 2milioni 760mila. E' quanto risulta dai dati del Viminale pubblicati oggi sul 'Sole 24 Ore' e sul sito web del quotidiano. Un'"inversione di tendenza" spiegabile "in parte con la crisi economica, tant'e' vero che sono proprio i reati di tipo predatorio (furti e microcriminalita') a manifestare gli incrementi maggiori": i furti in appartamento, ad esempio, sono cresciuti del 21%, arrivando a quota 205mila.
Crescita analoga per le rapine (oltre 40mila), con i negozi che hanno sostituito le banche come bersaglio, mentre borseggi (134mila) e scippi (quasi 17.700) sono saliti rispettivamente del 16 e del 24%. Milano, sempre secondo l'elaborazione del quotidiano, ha "la piu' alta incidenza di reati in rapporto alla popolazione (7.360 ogni 100mila
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