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La fantasia di stato procura solo problemi a tutti

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di ALEX SWAN

Con la fantasia possiamo tutto, nessuna cosa ci è preclusa. Possiamo sentirci Ayrton Senna, immaginare di essere su una spiaggia ai caraibi, condurre un talk show o fantasticare cose sconce e proibite, come scoparsi la cugina, l’amica, la modella o la vicina tettona, oppure possiamo puntare ancora più in alto, che né so, sentirsi un aquila in volo sulle montagne rocciose o immaginare di ammazzare quel tale che ci sta sulle palle.

La fantasia non ha limiti, se non quelli dati dalla nostra immaginazione. Le fantasie possono essere belle e farci sognare, ma possono pure essere brutte e farci credere di vivere in un incubo. Finché il tutto resta confinato nella nostra sfera personale e individuale, non c’è nulla di male. Pare che fantasticare serva alla vita degli esseri umani come respirare. L’importante è non esagerare, un po’ come per tutte le cose.

Il problema nasce quando la fantasia diviene fantasia di stato. Come ho scritto in apertura, la fantasia è un’arma, un arma potente, che viene da sempre alimentata e usata dalle élites conto il genere umano. I potenti usano servire piatti fantastici per governare le greggi. Servire verità fantastiche è il modo per ottenere il controllo e indirizzate le masse, da qui nasce il potere dei sacerdoti nelle società antiche e da qui nasce l’attenzione prestata ai media nelle società moderne.

Con i moderni sistemi di comunicazione di massa, il tutto è divenuto ancora più semplice e alimentare e assecondare alcune fantasie, piuttosto di altre è un gioco da ragazzi. Alcuni soggetti si rivelano più ostici da manipolare, ma oltre il 90% delle persone non si pone molte domande e si lasciano trasportare e fuorviare volentieri. Così è un attimo trasformare Putin nel mostro cattivo fantastico hollywoodiano o farci credere che per colpa di un raffreddore moriremo tutti. È un’attimo dare pubblico sfogo alle vostre fantasie sessuali private e farvi credere che sia normale sentirsi donna o uomo a giorni alterni, perché ce lo garantisce la legge genderfluista.

Sarebbe come se io fantasticassi di volare e lo stato mi debba garantire per legge che se mi butti da una scogliera non precipito. Son fantasie personali e tali devono restare. Mettere il bollino di legge, a difesa di alcune fantasie piuttosto di altre è una immane sciocchezza voluta. Fantapandemia, cambiamenti climatici, razzismo, la guerra alla Russia e tutte le guerre in generale, sono il frutto di fantasie governative imposte alle masse. La fantasia diviene un anello al naso, col quale menarvi in giro e tenerci buoni e calmi al pascolo, in attesa di portarci al macello.

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