E i Draghi dissero: “Fiat Money”! Sia il denaro! E il denaro fu! Come per incanto 529,5 miliardi di Euro nacquero dalle mani dei Draghi e fu grande la gioia dei popoli.
E le Banche dissero ai Draghi: “Datelo a noi, lo custodiremo con amore e ve lo restituiremo fra un anno aumentato dell’ 1%!
E i Draghi dissero alle Banche: “Prendete ed abbiate cura di ciò che vi diamo” e così si fece e fu cosa buona e giusta.
E gli Stati dissero alle Banche: “Date il denaro a noi! Ve lo restituiremo fra un anno aumentato del 3, 4. 5, 6 %! Con la differenza fra quel che vi daremo in più noi e quel che dovrete dare in più ai Draghi, ripagherete la vostra grande fatica!” Vorrete voi disperdere queste ricchezze dandole ai subdoli imprenditori che con esse compreranno barche, Suv e donne “chiacchierate”?
E le Banche dissero agli Stati: “Prendete ed abbiate cura di ciò che vi diamo, ma siate equilibrati, fate attenzione a restare in bilico, perché alcuni di voi ci fanno soffrire immeritatamente”
E gli Stati generosamente donarono le ricchezze, a piene mani, ai loro cittadini, non a tutti, ai primi arrivati, ai più vicini, in realtà, giustamente a coloro che “partecipavano” alla vita degli Stati. E fu grande festa.
Passò un anno…
Gli Stati dovevano restituire le ricchezze alle Banche ma, per la loro grande generosità e l’ingratitudine dei cittadini le casse erano vuote.
Allora gli Stati si alterarono e obbligarono i cittadini ingrati a restituire ciò che magnanimamente avevano ricevuto. Ma non a quelli più vicini, pareva uno sgarbo, si chiese a quelli più lontani, ma i subdoli diedero poco.
Affranti, con il magro raccolto gli Stati andarono contriti dalle Banche e chiesero una dilazione.
Con il magro raccolto le Banche andarono dai Draghi e chiesero denaro.
E i Draghi dissero: “Fiat Money”! Sia il denaro! E il denaro fu!