In un recente articolo, ho parlato della possibilità di agenzie di sicurezza private in competizione fra loro. Ho dato per scontato, di base, lo stato di diritto (o l’assenza di stato), e ho sostenuto semplicemente l’argomentazione che un’istituzione monopolista di violenza (ad esempio lo Stato) non avrebbe aiutato a raggiungere un consenso operativo sulle norme giuridiche e che in effetti (come dimostra la storia) le società controllate dai governi possono indubbiamente avere una guerra civile. Nel presente articolo, approfondirò come la le leggi possano essere create ed applicate in modo equo ed efficiente in un sistema privato.
GIUDICI PRIVATI
Che la società sia in anarchia o sotto il governo di un apparato Statale, gli individui avranno sempre delle controversie. Anche se in molti casi le controversie vengono risolte fra le stesse parti, alcune di esse sono troppo gravi per essere risolte in questo modo. In questi casi, i due individui in conflitto (in anarchia) possono rivolgersi ad un giudice, che è semplicemente una persona che è d’accordo nell’esprimere un parere sulla loro controversia. Anche se molti teorici anarchici nelle loro esposizioni collegano la giustizia privata con le forze dell’ordine, dovremmo tenere a mente che i due concetti sono distinti. Nella sua essenza, una sentenza giudiziaria privata è proprio questo: l’opinione di una persona su chi ha ragione e quale sia la risoluzione, in una data disputa.
Una grande differenza fra giudici privati e pubblici è che i primi agiscono solo quando entrambe le parti accettano la sua “giurisdizione”. (al contrario, una o entrambe le parti, in un procedimento giudiziario statale, possono opporsi con fermezza al giudice e/o alla giuria che deciderà). I critici del diritto privato potrebbero considerare questa proposta come ridicola – l’idea stessa che uno stupratore o un rapinatore di banche acconsentirebbero a perorare il proprio caso davanti ad una corte di terzi, ah ah!
Tuttavia, questa rifiuto a priori licenzioso trascura il fatto che la maggior parte delle controversie nelle moderne società commerciali non sono fra un “ovvio innocente” ed un “ovvio colpevole”. Anzi, spesso si ha il caso in cui entrambe le parti di una controversia credono sinceramente di avere ragione e sarebbero felici di portare le loro ragioni davanti ad una disinteressata parte terza.
Un’altra considerazione è che, senza il monopolio del governo e la selezione dei giudici basata sulle tendenze politiche e l’appeal demagogico, si sarebbe sviluppato un gruppo di giudici professionisti che sarebbe stato decisamente giudizioso. Quando leggeranno i loro commenti nei casi che hanno sperimentato, le persone riconoscerebbero la loro eccellenza e direbbero “Wow, questa sì che è stata una grande sentenza! Quando ho ascoltato l’esposizione delle prove per la prima volta, pensavo che il querelante avesse ragione, ma dopo che il Giudice Barnett ha spiegato bene il tutto, sono giunto alla conclusione che l’imputato ovviamente non è colpevole”.
In anarchia, le persone chiederebbero servizi giudiziari per tutte le ragioni per cui le persone desiderano la legge stessa: vorrebbero soddisfare il loro desiderio di giustizia astratto, ma vorrebbero anche favorire relazioni commerciali regolari e guadagnare una buona reputazione fra i loro vicini.
Consideriamo un esempio concerto. Supponiamo che Mark Johnson possiede un negozio e rompe il braccio di Gary Owens, un cliente. Owens inizia a dire a tutti i suoi amici (e a tutti gli altri che ascoltano) che si stava facendo gli affari suoi quando Johnson l’ha attaccato. Ora nella visione considerata standard (e persino promossa in una certa misura da scrittori anarcocapitalisti), a meno che Owens non appartenga ad un’agenzia di protezione, non può fare ricorso.
Ma semplicemente questo non è vero. È negativo per gli affari che Owens vada in giro a dire alla gente di essere stato brutalmente attaccato, se Johnson non fa nulla per confutare queste accuse. Se la gente dà una qualche validità alla storia di Owens, andranno a comprare altrove. Persino oltre l’aspetto pecuniario, se Johnson è un normale essere umano, si sentirà a disagio negli eventi sociali se la gente gli sparla alle spalle.
Quindi, Johnson inviterà pubblicamente Owens a portare le sue accuse davanti a qualunque giudice rispettabile specializzato in casi come questi. Ora se Owens torna indietro e chiede di portare il caso davanti a suo fratello, Johnson obietterà che un processo così sarebbe parziale. Ma se Owens propone alcuni possibili giudici, tutti senza relazioni con i querelanti e specializzato in furti commerciali e forza eccessiva e Johnson rifiuta ancora, allora la comunità darà più credito alle accuse di Owens di brutalità. Il punt è che all’interno di un sistema legale privato, ci sarebbero decine di giudici corretto fra cui scegliere; non ci sarebbero problemi per due querelanti onesti sceglierne uno fra loro, e l’incapacità di farlo verrebbe interpretata come un segnale di disonestà.
NORME PROBATORIE, PRECEDENTI, ECC,
Ora dal momento che le due parti (Johnson e Owens nel nostro esempio) concordano su un giudice, egli (o lei) presumibilmente sentirebbe testimoni, ammetterebbe prove fisiche ecc, a seconda d regole e procedure che sarebbero state create per promuovere al meglio la correttezza e l’obiettività. Dopo tutto, l’unica risorsa cruciale che avrebbe un giudice privato sarebbe la sua reputazione di prendere decisioni in modo imparziale. Nel nostro caso fittizio, probabilmente a Owens sarebbe permesso di presentare documenti medici dalla data dell’attacco presunto, mentre Johnson fornirebbe i nastri di sorveglianza se avesse video di Owens che si intascava la merce e opponeva resistenza durante il loro confronto.
Quando prenderà la sua decisione finale, probabilmente il giudice farà affidamento sui precedenti. Probabilmente direbbe “Negli altri casi simili a questo, i giudici hanno dichiarato il proprietario di negozio colpevole di eccessivo uso della forza quando ..” e così via.
Dovremmo renderci conto che questa fiducia nei precedenti non è necessariamente causata da un concetto astratto di legge ideale, ma è anche il risultato di una scelta dal giudice per guadagnare rispettabilità. Egli vuole che i futuri clienti portino il caso davanti a lui, e saranno più propensi a farlo se le sue decisioni precedenti si basano su un qualche tipo di principio giudiziario e sono coerenti con le decisioni “ragionevoli” fatte da altri giudici.
Per comprendere meglio, immaginiamo uno scenario ridicolo. Supponiamo che dopo aver sentito le ragioni di entrambe le parti, il giudice ci pensa un po’ e poi annuncia, “do ragione all’accusatore, il sig. Gary Owens. A causa della forza ingiustificata utilizzata dal proprietario, dichiaro che giustizia sarà fatta solo quando il sig. Mark Johnson darà tre baci all’accusatore”. Dopo una sentenza simile, probabilmente questo giudice vedrebbe peggiorare significativamente la sua attività.
APPELLO
Invece del caso precedente che non sarebbe a favore di nessuna delle due parte, supponiamo invece che il giudice abbia sentenziato che Johnson doveva a Owens 50.000 once d’oro. Johnson sicuramente obietterebbe che questo è ridicolo e rifiuterebbe di attenersi alla sentenza. Farebbe appello contro la sentenza e chiederebbe che lui e Owens portassero il caso davanti ad un altro giudice, che avrebbe ribaltato la precedente sentenza.
Gli incentivi sarebbero in questo caso simili alla situazione che ha portato al primo processo. A seconda di quanto sia assurda la prima sentenza, la comunità comprenderebbe in modo maggiore o minore il rifiuto di Johnson di attenersi alla decisione (anche se era d’accordo nell’agire in questo modo in precedenza). Ma una volta che un giudice avesse sentenziato in modo abbastanza “ragionevole”, anche se contro Johnson, il proprietario di negozio alla fine si atterrebbe ad essa per lasciarsi la questione alle spalle e riprendere la sua attività. Come nel caso di qualcuno che rifiuterebbe di essere processato, qualcuno che fa continuamente appello, specialmente dopo molteplici sentenze totalmente coerenti con le norme legali prevalenti, verrebbe visto con sospetto.
MIGLIORAMENTI
Gli esempi precedenti servono ad illustrare le basi fondamentali della legge privata: i singoli individui hanno divergenze e vogliono un esperto, una terza parte, che dia un’opinione. Nel corso del tempo, ovviamente, il libero mercato svilupperebbe perfezionamenti istituzionali di questo servizio base.
Nel caso più ovvio, le persone potrebbero decidere in anticipo il giudice (o l’arbitro) da usare in caso di una disputa. (Per esempio, questo potrebbe essere specificato in ogni contratto, che sia di assunzione di un impiegato o di affitto di un appartamento).
I codici legali da applicare, il numero di appelli concessi, ecc, potrebbero essere tutti specificati in anticipo, rendendo ancora più sospetto il fatto che una delle parti violi queste disposizioni dopo avere ascoltato la decisione del giudice.
L’altro probabile perfezionamento sarebbe il coinvolgimento di garanti, o agenzie che garantiranno per gli individui nel caso in cui abbiano subito multe elevate. Esattamente come le compagnie assicurative oggi pagano per i danni catastrofici causati dai loro clienti, anche queste agenzie pagherebbero i danni di uno dei suoi clienti condannato, ad esempio, per rapina in banca. Nelle società moderne le banche, i grandi datori di lavoro, gli agenti immobiliari ecc probabilmente continuerebbero a trattare solamente con individui che siano rappresentabili da agenzie rispettabili che garantiscano per loro.
OBIEZIONI
Una fra le principali obiezioni a questo sistema è quella che non ci sarebbe un gruppo uniforme di leggi applicabili a chiunque. E quindi? Se gli Ebrei Ortodossi vogliono avere un rabbino che applichi la Legge Mosaica per le loro controversie, mentre i libertari atei vogliono che Stephan Kinsella applichi L’Etica della Libertà per le loro controversie, perché non dovrebbe essere permesso? Certo, potrebbero essere scritte “cattive leggi” sotto l’anarchia, ma le persone non sarebbero soggette ad esse, o almeno non nella misura in cui sono costretti a sottomettersi alla cattiva legislazione del governo. (Nello stesso modo, in anarchia saranno scritti anche libri cattivi, ma nessuno sarà costretto a leggerli). In ogni caso, anche sotto il governo attuale, non c’è un insieme uniforme di leggi applicato a tutti, quindi questa obiezione è di per sé sciocca.
Un’altra obiezione comune è che il ricco potrebbe comprare le sentenze in un sistema di giustizia privato. Di nuovo, questo non tiene conto della dilagante corruzione nelle corti di giustizia governative. Almeno nel mercato aperto, i futuri querelanti potrebbero evitare giudici accusati di avere accettato tangenti in passato. Al contrario, sotto lo Stato l’unico ricorso possibile contro un giudice corrotto è la speranza che gli elettori se ne ricordino (e se ne interessino) e non lo rivotino, o che i politici nominino qualcun altro.
Un’altra critica tipica è che il sistema da me proposto funzionerebbe per le persone “razionali”, ma non per i criminali violenti. In un articolo come questo, posso solo dire che ogni azione in una società libera sarebbe soggetta ad un processo giudiziario come quello che ho descritto. Ho costruito deliberatamente l’esempio per includere l’uso della forza (piuttosto che, ad esempio, rinnegare un contratto di debito) per illustrare i principi coinvolti. Se Johnson avesse assunto una società di sicurezza privata i cui impiegati avessero rotto il braccio di Owens, la situazione non sarebbe stata sostanzialmente diversa. (Certo, Johnson farebbe bene a patrocinare solo società di sicurezza rispettabili che hanno la reputazione di ragionevolezza nel trattare con i taccheggiatori).
Questa preoccupazione è legata al ruolo (se esiste) delle prigioni in una società libera, e qui non ho lo spazio per affrontare questo affascinante argomento (penso che lo farò nel mio libro).
Infine, mi si accusa di supportare in qualche modo il positivismo legale, cioè starei affermando che qualsiasi “legge” che passa il test profitti vs perdite è una buona legge. Niente di più lontano dalla verità; i miei valori etici sono conformi alla mia fede Cristiana, e credo fermamente nella legge naturale. Tuttavia in questo articolo non sto descrivendo i contenuti del codice (o dei codici) legali che nascerebbero in una società di libero mercato, bensì le forze che influenzano la loro evoluzione. Per quelli che sono tentati di mandarmi le emails dicendo che c’è un insieme di leggi obiettivo che ogni pensatore intelligente può scoprire, rispondo semplicemente: anche se questo fosse vero, nessun governo nella storia ha ancora raggiunto quello che desiderate. Forse è ora di usare un approccio differente?
CONCLUSIONI
Per concludere, vorrei evidenziare due tipi di “diritto privato” in azione. Innanzitutto, vi è il fiorente settore dell’arbitrato. Proprio come milioni di persone optano per l’acqua in bottiglia prodotta dal mercato, nonostante l’alternativa “gratis” del governo, ci sono anche milioni di persone che risolvono le loro controversie tramite l’arbitrato privato.
Per fare un altro esempio ovvio, consideriamo gli arbitri negli sport professionisti. Nonostante tutti gli stereotipi, questi “giudici” sono solitamente imparziali, perché i proprietari delle squadre sanno che i clienti smetterebbero di guardare le partite se fossero truccate. Anche i più appassionati di sport possono ancora lamentarsi di un orribile errore del 1978 (ad esempio) che è costato la vittoria alla loro squadra, è proprio questo il punto. Devi andare indietro di decadi, per la maggior parte delle squadre, per ricordarti un simile torto! E se qualcuno affermasse che la sua squadra di football ha avuto un risultato deludente l’ultima stagione a causa degli arbitri cattivi, chiunque saprebbe che sta dicendo un’assurdità. Soprattutto quando non è parte in causa la loro squadra, gli appassionati di sport conoscono e si fidano dell’integrità del loro “sistema giudiziario”.
Parlare a favore di un sistema legale privato è semplicemente parlare contro un monopolio imposto dal governo. In ogni altro settore, l’approccio coercitivo fallisce, e non c’è niente di unico nella legge che possa cambiare questa conclusione.
No caro Robert, io ritengo che anche nell’anarchia ci sarebbe bisogno di un sistema giudiziario basato sul giudice di ultima istanza. Magari sarebbe interessante sperimentare la libertà dei cittadini di rivolgersi a qualsiasi Tribunale del territorio nazionale a cui affidare la sentenza finale del suo caso. In un sistema giudiziario concorrenziale verrebbero premiati i giudici con più cultura giusnaturalista, che tenga conto della giurisprudenza correlata, che un giudice che si inventa la sentenza, magari perché si è fatto corrompere da una delle parti.
Attualmente esistono già le procedure conciliative che devono essere attivate, ma se la controparte non accetta si giunge a causa con una sentenza obbligatoria per la parte soccombente. La mia 40ennale esperienza nei tribunali italiani, da anarchico, mi porta a tale conclusione. Concordo invece sulla eliminazione del giuspositivismo che deforma il sentimento di giustizia fino a giungere ad aberrazioni tipo: si può ottenere giustizia per un torto subito solo se vi è una legge che lo prescrive, oppure non si può avere giustizia se c’è una legge che lo impedisce.