di MATTEO CORSINI
Tra le crociate ambientaliste vi è anche quella contro l’utilizzo di jet privati. Lara Williams su Bloomberg Opinion ritiene che andrebbero incoraggiati i VIP che decidono di viaggiare su aerei di linea, meglio ancora se optassero per il treno. Suppongo che Kim Jong-Un sia un suo idolo, dato che viaggia solo in treno.
Per sua stessa ammissione, l’azzeramento dei voli privati (che rappresentano circa il 2% delle emissioni degli aerei) non scalfirebbe il problema delle emissioni che alterano il clima, pur essendo i numeri per passeggero evidentemente spropositati rispetto ai voli di linea (dalle 5 alle 14 volte, secondo una ricerca della ecotalebana Transport&Environment).
Ma Williams sposa la proposta della stessa T&E, che, con grande esercizio di fantasia, propone la classica soluzione sinistrorsa: aumentare la tassazione sui voli privati. Inoltre “dal 2030 i regolatori dovrebbero proibire jet privati non alimentati da batterie, idrogeno verde o carburante avio sostenibile”.
Ovviamente su presupposto che chi può permettersi un jet privato alle condizioni attuali potrebbe permetterselo anche a costi moltiplicati. Si noti la logica sottostante: la tassazione può spingersi fino a quando uno può permettersi di mangiare. Maurizio Landini, che ripetutamente sollecita i governi ad “andare a prendere i soldi dove sono” suppongo sarebbe d’accordo.
Williams arriva pure a sollecitare la pressione sociale (leggasi gogna): “Scommetto che una delle ragioni per cui Taylor Swift continua a viaggiare con i suoi jet è che le critiche non hanno impattato le vendite dei biglietti e degli album”. E’ davvero un mondo malato: milioni di persone che ancora non scelgono che artisti ascoltare in base alle loro virtù ambientaliste…
P.S.: Curiosamente in questa crociata contro i jet privati non sono inclusi i voli di capi di stato, di governo e alti burocrati, che spesso utilizzano aerei che potrebbero ospitare centinaia di passeggeri. Per di più con spese a carico dei pagatori di tasse, dettaglio non irrilevante.
Ma la Swift non va “ascoltata”, va “guardata” con sguardo lubrico, posto che è un po’ meglio dell’oca sconvolta quale appare nella foto sopra.