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La mia gente sta morendo e voi esponete il tricolore

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di CASSANDRA

La mia gente sta morendo. Scrivo da una delle aree più ricche e produttive della Padania, dove il coronavirus sta facendo strage. Non dovete credere ai numeri ufficiali, per quanto impressionati, la realtà è ben peggiore. Ci sono tantissime persone a casa, malate, con poca o nulla assistenza, non sono solo gli asintomatici, non sono solo persone con sintomi lievi. In tutta la provincia non si trovano più bombole d’ossigeno, è caccia alle bombole d’ossigeno, perchè ci sono tantissime persone a casa, nei loro letti, che non riescono a respirare.

Il virus è arrivato in alcuni ricoveri e li sta semplicemente svuotando, silenziosamente, perchè non c’è modo di curare gli anziani che vengono assistiti per quanto possibile e appena deceduti trasferiti al cimitero, spesso senza fare il tampone, così non risultano neppure nelle statistiche ufficiali. Non si sa più dove mettere le bare. Ma non dovete credere che il coronavirus colpisca solo i vecchi, non dovete credere all’ultima idiozia, che muoiono “con” il coronavirus e non “per” il coronavirus: ci sono trentenni e quarantenni in terapia intensiva, ci sono trentenni e quarantenni che stanno morendo e va sempre peggio.

In questo inferno c’è chi espone il tricolore, chi canta l’inno, chi fa del miserevole patriottismo. Mi chiedo come sia possibile. Roma ha semplicemente ritardato e ostacolato le regioni padane, giorni di attesa per uno schifo di decreto, che arriva pasticciato, in ritardo, quando ormai è già stato superato dagli eventi. E intanto la mia gente muore. Roma ha detto di fare meno tamponi, di farli solo ai sintomatici, invece di farli in massa come hanno fatto in Sud Korea, dove l’emerenza è iniziata nello stesso periodo, ma dove si sono fermati ad 8.000 casi e pochissimi morti.

E intanto la mia gente muore. Roma ha mandato mascherine che sembrano “stracci per la polvere”. E intanto la mia gente muore. Roma, dopo aver centralizzato gli acquisti, non è in grado o peggio non vuole attrezzare un ospedale da campo alla Fiera di Milano, così la Regione ci sta provando da sola. E intanto la mia gente muore. Roma non ha voluto fermare subito il sistema produttivo padano, perchè l’asino padano deve lavorare comunque, per tenere in piedi l’italietta. E intanto la mia gente muore.

Guardo gli occhi di mia moglie rigati di lacrime per i suoi parenti che stanno male, che non respirano, mentre i congiunti stanno girando, non i paesi, ma le province a caccia di una bombola di ossigeno. La guardo mentre mi chiede perchè, perchè da Roma arrivano mascherine che sono stracci della polvere, la guardo mentre mi chiede perchè non ci sono più bombole, perchè non riescono a far uno straccio di ospedale in più. Perchè? Perchè non hanno fatto controlli più seri come chiedevano le regioni padane quando ancora si poteva?

Amore, ormai stiamo insieme da tanti tanti anni, stiamo diventando vecchi assieme e in questi anni quante volte ti ho detto che Roma ci deruba ogni anno, che ci sottrae montagne di soldi, che sfrutta questa terra come un parassita? Neppure tu amore, mi hai dato retta, quando inascoltato lanciavo il mio grido di allarme, mi guardavi con tenerezza, ma non mi davi retta. Pensa che per le mie idee sono stato addirittura perseguitato, più volte e fin dai tempi della gioventù, ripeto perseguitato. Finchè tutto è andato bene o per lo meno finchè non c’è stata un’emergenza, sembrava che io avessi torto, che io fossi quello cattivo, l’egoista, il razzista. Oggi invece la nostra gente muore e io mi ritrovo ad essere una triste e sconsolata Cassandra, cui nessuno ha dato retta. L’unica consolazione è che per lo meno sento di aver la coscienza pulita, a differenza di molti altri, però la mia gente muore e mi fa male lo stesso.

Quante volte ho parlato di residuo fiscale, quante volte ho denunciato il centinaio di miliardi che ogni anno Roma ci sottrae? Quanti ospedali avremmo potuto costruire in questi anni? Quanti posti in più di terapia intensiva avremmo a disposizione? Invece, per far quadrare i conti, unici autolesionisti a farlo in un paese dedito agli sprechi, abbiamo fatto l’esatto contrario, abbiamo chiusi gli ospedali piccoli, perchè costavano troppo, e abbiamo ridotti i posti in quelli grandi sempre per esigenze di bilancio. E più noi risparmiavamo e più Roma ci tagliava e più Roma pretendeva e più Roma sprecava e spreca.

I nostri soldi, la fatica del nostro lavoro, è finita a garantir redditi di cittadinanza e spese assurde ammantate di tricolore, come quel buco nero che si chiama Alitalia. Così oggi non ci sono più posti per noi nei nostri ospedali e la nostra gente muore.

Come Cassandra quante volte ho detto che alla prima necessità avremmo dovuto arrangiarci da soli e non aspettarci nulla da questo stato, che ci vede solo come una terra da depredare. In pochi mi hanno dato retto e come Cassandra ho urlato nel vento.

Le regioni padane virtuose, quelle che per anni si son sentite dire che dovevano essere solidali, che dovevano dare, dare, dare, cosa stanno ricevendo ora per tutto quello che hanno dato? Avete visto qualcuno ricambiare la nostra “solidarietà” pluridecennale? Se gli amici si vedono nel momento del bisogno, vuol dire che in Italia non abbiamo amici, perchè in questo momento non abbiamo visto nessuno. Abbiamo visto solo dei conigli scappare in massa, abbiamo visto i maestri del politically correct negare prima la quarantena obbligatoria per chi tornava dalla Cina, ma pretenderla e attuarla subito dopo per lombardi, veneti ed emiliani, abbiamo visto i tentativi di approfittare della nostra sventura per ridurre la poca autonomia di cui godiamo: sciacalli.

Dov’è la solidarietà tricolore? Non c’è nessuna raccolta fondi “nazionale” per il coronavirus in Padania, non è stato attivato un numero cui mandare un sms, la Rai non ci bombarda di spot con l’invito a donare 2 o 5 euro da rete fissa o mobile per la Lombardia, per l’Emilia.

Dei vostri tricolori ai balconi e del vostro inno cantato qua e la non sappiamo cosa farcene. I nostri ospedali, da soli anche in questo, hanno attivato delle raccolte fondi autonome.

È frustrante dover di nuovo mettere mano al portafoglio con quello che già Roma ci porta via, ma in questo momento la nostra gente muore e Roma ha stanziato solo 25 miliardi: ammesso che arrivino, sono meno della metà di quello che Roma sottrae tutti gli anni alla sola Lombardia, un quarto di quello che rapina ogni anno in Padania. Ne aspettatevi che arrivino davvero, mentre Roma fa annunci, voi aiutate la vostra gente, da padani tiratevi su le maniche e mettete la mano al portafoglio per donare, donare, donare. Siamo da soli contro questo virus, dobbiamo arrangiarci, perchè la nostra gente sta morendo.

Spero che quanto sta succedendo in questi tragici giorni, faccia almeno aprire gli occhi a molti, a tanti che non hanno ascoltato o non hanno voluto capire, spero si rendano finalmente conto di come siamo trattati, come bestie, di quello che subiamo, di quello che potremmo essere se fossimo liberi ed indipendenti. Spero di non esser più una Cassandra inascoltata, spero che almeno la mia gente non stia morendo invano, spero che almeno questo ulteriore sacrificio non sia inutile, perchè sarebbe pazzesco se tra dieci o vent’anni dovessimo di nuovo ritrovarci nella stessa situazione, soli davanti ad un’emergenza senza poter decidere di noi stessi e senza disporre delle nostre risorse.

Spero che finita questa brutta storia venga il momento di fare i conti con Roma, una volta per tutte e per sempre. Certo ci sono quelli con il tricolore al balcone anche qui da noi, pochi in verità. Non preoccupatevi di loro, non sono un problema, superato il coronavirus sarà un gioco da ragazzi curare la loro sindrome di Stoccolma.

Adesso state a casa, poi faremo i conti.

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21 COMMENTS

  1. Proprio alcuni minuti fa leggevo le bellissime pagine di Lottieri sul federalismo “dal basso” di Cattaneo ispirato al principio che oggi chiameremmo di “sussidiarietà”. I nostri malgovernanti ci stanno facendo scivolare nella situazione della Jugoslavia tenuta insieme da Tito. Per motivi di pubblica igiene non è possibile imbastire il solito inconcludente ambaradàn dei girotondi, delle fiaccolate, dei concerti, delle T-shirt “i love eccetera eccetera”. E hanno tirato fuori le bandiere dei mondiali di calcio.

  2. Disperatamente e lucida sintesi.l unica.stasera metterò mano al portafoglio nel mio piccolissimo.perche la tua gente che anche la mia padre nostro che sei nei cieli…

  3. Se quel figlio di puttana di Garibaldi e 1000 bergamaschi si facevano i cazzi loro… Staremmo tutti meglio…. La Padania….e la BORBONIA…
    NON STO qua a dilungarmi troppo ma oramai avete rotto i coglioni…. Tenetevi sti quattro marocchini e negri che invadono le vostre città…
    E smettetela di rompere le palle… Non siete capaci di comandare a casa vostra.. Figurati di fare la rivoluzione…
    Tanti quaquaraqua che continuano a riempirsi la bocca di secessione….FATELA CAZZO… EH CHE PALLE…
    O LA FATE…. O STATE ZITTI… PERCHÉ AVETE ROTTO I COGLIONI

    • avrai anche ragione, ma vai a prendertela con qualcun altro, mai messo il sedere su nessuna poltrona, mai guadagnato un euro in politica, mai avuto favori. sono uno dei pochi che è rimasto coerente con le mie idee.
      secondo te perchè mi son firmato Cassandra? no, così, magari capisci e vai a sfogarti con quelli giusti e non con me.

  4. Bellissimo articolo.
    Ma fino a che i movimenti indipendentisti Padani, a partire da GRANDE NORD, e a seguire tutti gli altri,
    hanno smesso di parlare, di predicare, divulgare e far conoscere l’indipendenza della Padania ma si limitano a urlare odio contro Salvini e parlare di autonomia.
    Voglio far notare a chi ha scritto tutto questo, se ha visto qualcuno ” scappato dalla ex Lega” fare discorsi indipendentisti.
    Posso dire a chi ha scritto questo articolo che le 2 adunate di GN a Venezie sono state delle vere e proprie prese per il culo?
    Posso solo dire che quanto scritto su questo articolo i Padani se lo meritano.?
    Se chi vuol fare politica e continua a parlare di autonomia… e NON di INDIPENDENZA PADANA,
    Potete anche smetterla di fare questi articoli, perché è solo e soltanto una PRESA PER IL CULO VERSO CHI CREDE ANCORA NELLA PADANIA LIBERA E INDIPENDENTE..

    • Ciao Eppe, grazie per il tuo commento. Concordo con te sulla situazione politica, sui movimenti indipendentisti, o presunti tali, che litigano, fossilizzati nell’anti salvinismo. Non che io sia pro salvini, anzi, ma penso che si debba andare oltre, preso atto che salvini ha fatto quello che ha fatto.
      L’unica cosa che non ti posso concedere è che questo articolo sia una presa per il culo. Chi scrive è uno che non ha alcuna ambizione politica, che NON fa parte di alcun partito, che per questo è odiato sia da quelli degli altri partiti, che mi definiscono ancora leghista, sia da quelli della ex lega nord, perchè restar coerenti e continuare a credere nel sogno che loro hanno tradito, dà fastidio, dimostra che loro sono dei venduti.
      Questo articolo non è fatto per prendere per il culo quelli come me e come te, ma per dare voce a quelli come me e come te, per far capire che ci siamo ancora. Gilberto Oneto è morto, ma non l’abbiamo dimenticato e cerchiamo di far camminare ancora e sempre le sue idee. Se lo fai anche tu siamo uno in più.

      • Probabilmente mi sono espresso male.
        E sicuramente è per via del fatto che, non conoscendo chi scrive e chi pubblica,
        ho messo tutti nello stesso calderone. E me ne scuso.
        Una cosa è certa.
        Di leggere e sentire certi personaggi scappati dalla ex Lega e hanno creato movimenti, parlare di autonomia e si schifanodi parlare della secessione Padana mi sono stufato.
        Nessun movimento ha le @@ di predicare la secessione.
        E tutte le volte che li leggo Li mando a quel paese. Almeno una piccola soddisfazione me la tolgo.
        Visto e considerato che, ho contribuito a portare la lega Lombarda di lodi, dallo zero virgola a cifre di due numeri,
        E li ho votati per 30 anni. Ne ho tutto il diritto di farlo.
        Più nessuno scrive: BUONA PADANIA. più nessuno scrive: PADANIA LIBERA E INDIPENDENTE

  5. I sudditi sono perfettamente coerenti. Non ricordo chi, inglese o americano, scrive: le bandiere sono drappi per avvolgere i morti ed i cervelli dei vivi.

    G.Vigni

  6. Speriamo sia la volta buona, che questa esperienza tragica e drammatica, ci porti a una divisione totale da questi ladri parassiti, hanno rubato a mio nonno, a mio padre, a me, ORA BASTA, ARRANGIATEVI, FATE DA SOLI, SENZA NOI.

    • Non tirartela troppo va, che in questi 10 anni di “venetismo” avete dimostrato che il migliore risultato che avete ottenuto è stato eleggere un impomatato che lecca il culo all’Italia e un democristiano parassita che ha appoggiato l’impomatatao per 5 anni. Esiste il Veneto? Di parassiti col tricolore (e le felpe con scritto Napoli) in Veneto sono la stragrande maggioranza. E io ci ho creduto e sostenuto per anni l’indipendentismo veneto.

      • Caro Leonardo, e tu da dove verresti? Dalla mitica lombardia che non ha nessuna storia e vuole crearsela con la padania?
        La padania non esiste, per 1.000 anni (mille) è esistita la glorosiosa SERENISSIMA REPUBBLICA DI VENEZIA. E io mi auguro che ritorni. W SAN MARCO.

    • Mi sa che è il tuo cervello che non esiste. Mentre noi non sappiamo più dove mettere le bare tu vieni a rompere i coglioni sulla Padania? Mentre Roma ci sta facendo morire tutti, veneti compresi, il tuo problema è la Padania? Ma vergognati!

      • Caro Cassandra, il problema è Roma che taglia la sanità pubblica e fà morire la mia terra (il Veneto). E la padania è il secondo problema, perchè prima Bossi e poi Salvini sono stati anche loro dannosi per la mia terra, cioè il Veneto. Anzi, direi la Venetia, che è quello che esisteva almeno fino al 1919, Veneto e Friuli assieme.

        • Su Bossi e Salvini concordo. Il fatto che tu abbia giuste rimostranze contro Bossi e Salvini che, fidati, sono anche le mie, sono persino più mie che tue, non significa che la Padania non esiste, me che meno che la Lombardia sia qualcosa di mitico. Bossi NON ha inventato la Padania, neppure il nome ha inventato. La Padania esiste come nome da 120 anni come concetto da 2500 e più. E i padanisti veri, non sono nemici ne del Veneto nè della Serenissima. Anzi rimpiangono che Venezia no sia mai riuscita a conquistar Milano e tutta la Padania. Lo rimpiangeva il Cattaneo, lo rimpiangeva Gianni Brera, lo rimpiangeva Gilberto Oneto.

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