“È davvero una bella esperienza. Dico ai miei ragazzi che si tratta di un vero e proprio esperimento sociologico. Il fisco che si interfaccia con i cittadini senza filtri e risponde alle domande della gente. Nessun insulto, 12.000 like in poche settimane. Ma ciò che fa più piacere è la risposta degli utenti dei social, molto spesso entusiasta. Un’interazione che ci mette in condizione di individuare anche anomalie ed errori. Insomma, siamo i primi ad aver inteso i nuovi media come un’occasione per dare servizi e credo che possiamo e dobbiamo continuare su questa strada”. Secondo il direttore dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, la presenza dell’Agenzia sui social network è un “esperimento sociologico”.
Sul fatto che non ci siano filtri non metterei la mano sul fuoco; quanto a insulti (assenti, secondo Orlandi) e “like”, credo che non siano testimonianza della soddisfazione del contribuente medio.
L’entusiasmo dimostrato dagli utenti (sempre secondo Orlandi), d’altra parte, non mi meraviglierei se fosse riconducibile per lo più a consumatori netti di tasse, magari amici e parenti di gente che lavora all’Agenzia. Non una grande novità, peraltro. Al tempo stesso, chi mai dovrebbe esternare il proprio dissenso apertamente, sapendo che ormai l’Agenzia è potente come il Grande Fratello di Orwell?
Perché mai rischiare di avere a che fare con quello che la stessa Orlandi definì nei mesi scorsi “il lato oscuro dell’accertamento”? Difficilmente quella sarebbe una “bella esperienza”.
ma si vergogni Orlandi! Lei ha distrutto il paese. I SUOI giovani devono essere soltanto figli di statali
I giovani che conosco io disprezzano il fisco.
Se possono attuano autodifesa fiscale, e vorrebbero tutti i soldi della busta paga nelle loro tasche.
Essi ritengono lo stato un carrozzone inefficiente che li limita nelle loro esistenze in ogni modo.
La orlandi vive su un altro pianeta.