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La parola ai veneti: “veneto alzati”, il libro di fabrizio dal col

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di G.L.M.

coperrina fabriVeneto Alzati, è il titolo più che eloquente del libro scritto da Fabrizio Dal Col, collaboratore della nostra testata.  Per i lettori del MiglioVerde riportiamo l’anteprima ufficiale della presentazione.

Veneto Alzati è un libro che indigna e fa riflettere, e descrive con dovizia di particolari la vera storia dei veneti. Una verità che la storiografia ufficiale continua a nascondere ancora oggi. Una machiavellica storia italiana, sulla “pelle viva” dei veneti. Ma non si tratta solo della storia che riguarda il passato, si tratta anche di quella più recente e contemporanea. Anche questa, oggi rischia di essere trasformata e manipolata con il solito metodo delle truffe e inganni del passato, per essere poi riscritta dalla storiografia ufficiale italiana, omettendo nuovamente torti, artifizi, raggiri, inganni, e mortificazioni, che ancora oggi continuano ad essere patiti.

L’annessione subita con la truffa, torti, artifizi, raggiri, e mortificazioni è il sottotitolo del libro, ma è anche il motivo per cui i veneti continuano a lottare per l’indipendenza. In esclusiva, anche il patto politico transnazionale firmato con Jörg Haider, i relativi fatti accaduti con le sanzioni inflitte all’Austria, e il primo referendum sull’autodeterminazione celebrato nella Città di Jesolo.

Questo libro storico e contemporaneo restituisce la parola ai veneti: gli emigrati e coloro che ancora non conoscono la loro vera storia; la sofferenza, il trauma, e l’umiliazione. Fabrizio Dal Col racconta una storia di vinti, i motivi per cui non hanno ancora accettato la sconfitta, ma soprattutto, chiarisce il perché non hanno mai smesso di lottare per la loro indipendenza.

Fabrizio, l’autore, è un amico da molti anni, fin da quando io ero direttore de la Padania e lui dirigente leghista di quel gruppo di jesolani che avevano conquistato l’Amministrazione comunale e che erano abituati a pensare un po’ troppo con la loro testa, cosa non proprio pacifica nella Lega di allora. E Dal Col è sempre stato il “pensatore” di quel gruppo, uno che guardava lontano, a volte anche troppo. Il destino suo non poteva essere che quello di uscire dalla Lega, ma mai di deporre il sogno indipendentista, fino a essere l’ideatore del referendum per l’indipendenza celebrato e vinto nel 2009 a Jesolo, unico comune in Italia promotore di una tale iniziativa. E ancora oggi, nonostante i tanti anni trascorsi senza risultati tangibili da parte del movimento che ha “ispirato” molti di noi, Fabrizio Dal Col non demorde e continua a indicare una “direzione diversa” per rivendicare l’indipendenza.

Di seguito il link necessario per chi è interessato al libro: http://www.lulu.com/spotlight/FabrizioDalCol

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2 COMMENTS

  1. E’ come dire a Lazzaro “alzati e cammina”.
    Fossimo di Messia forse ci andrebbe anche bene, ma siamo dei NESSUNO e dire a Lazzaro dai su cammina mi sembra un po’ troppo esagerato.
    Salam

  2. Fabrizio è l’esempio di come si possa far politica senza sporcarsi le mani.
    E’ l’esempio di come si possa far politica senza bisogno dei Partiti.
    Ottenendo risultati incredibili.

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