di SERGIO RICOSSA
Hayek sembra convinto che il mercato, senza occhi e senza cuore, rechi ciò nonostante «il massimo vantaggio al nostro prossimo». Ma nessuno lo progettò a questo scopo, che tutt’al più risulta come discutibile e sorprendente esperienza empirica.
Stentiamo a giustificare e perfino a comprendere il mercato anche per questo, perché esso non nacque intenzionalmente da una volontà razionale, non ebbe un inventore, ma sorse a poco a poco come sorgono le lingue e i costumi.
Un piano ha sempre un autore specifico (per esempio, il piano Vanoni), il mercato è invece anonimo o “popolare”, è di tutti in quanto ebbe innumerevoli autori sconosciuti e inconsapevoli, e continua a funzionare così. La riflessione economica di Adam Smith rispondeva in primis al suo genuino stupore che un sistema del genere funzionasse, bene o male, e che egli trovasse il desiderato abito di lana grazie agli sforzi dispersi di centinaia di lavoranti, a cominciare dai pastori, i qu