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La stampante monetaria, le materie prime e i paesi “trasformatori”

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di EUGENIO CIOLLI

Vi hanno detto che l’economia è trainata da chi controlla le materie prime e che  chi non le controlla può sopravvivere solo creando moneta dal nulla ( cosa che distrugge i risparmi e quindi la stabilità della crescita economica).

Niente di più falso. Siamo animali trasformatori. L’economia è trainata da chi produce, trasformando le materie prime , in piccole unità di ricchezza e quindi moltiplicando le proprietà e i vantaggi per i consumatori. Ed è l’offerta produttiva che traina l’economia, non la stampa di denaro dal nulla che anzi inquina la trasmissione di informazioni tra gli attori economici, creando il terreno per una serie di recessioni dure.

Qualcuno potrebbe obiettare che se non ci venissero fornite le materie prime saremmo fregati. Questo è vero se continuiamo a disincentivare la ricerca e la produzione con la stampante monetaria. Senza di essa, impareremo a far fruttare al meglio risorse scarse. Si pensi alla Germania, che trovò l’alternativa con il petrolio sintetico, settore che fu volutamente lasciato in competizione.inoltre, dato che le risorse sono scarse e le economie si concentrano su ciò che possono far fruttare al meglio, i paesi con tante materie prime tendono sempre ad avere una bassa produzione industriale. Tale gap industriale sarebbe colmabile  in poco tempo solo con interventi autoritari, portando però a milioni di morti (Stalin, Mao, ecc.) e a distorsioni sistemiche che causano la fine del modello (Crollo dell’Urss, riforma del modello cinese con apertura ai mercati).

Senza i trasformatori le popolazioni dei paesi pieni di materie prime non avrebbero la possibilità di acquistare molti dei beni e servizi che migliorano lo stile di vita (a meno che non vi siano interventismi spinti, portatori di shock traumatici e comunque dai risultati precari). Mentre invece la capacità di far fruttare risorse scarse da parte dei paesi trasformatori che subirebbero un embargo di materie prime, se lasciati senza stampante monetaria che tende a far sprecare tali risorse, diminuirebbe molto più lentamente della capacità delle popolazioni che hanno abbondanza di materie prime di acquistare prodotti trasformati e servizi.

Quindi, senza le distorsioni allocative della stampante monetaria, che creano boom dopati consentendo l’espansione del credito da parte di tutto il settore commerciale e incentivano la mal allocazione di risorse producendo un’esplosione di richiesta di materie prime, il famoso coltello dalla parte del manico lo avrebbero le economie di trasformazione.

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