di ROMANO BRACALINI
Anch’io non vorrei lasciare senza un commento il vaticinio del nostro direttore. Il suo pessimismo è giustificato. Lo scenario politico ce ne offre dosi abbondanti. Una fase dell’indipendentismo padano pare conclusa con un bilancio tutt’altro che esaltante. E’ subentrato uno stato di stanchezza. La Lega di Bossi ha fatto la fine di tutti i partiti italiani, travolta dal vizio di forma della corruzione e dell’arrivismo. E’ successo quando all’idealismo delle origini è subentrato l’interesse personale e il fascino della cadrega. Sono mancati il rigore e la disciplina. La strategia della nuova Lega, guidata da Roberto Maroni, che personalmente stimo, sembrerebbe dettata da una visione più realistica o da una rinuncia. Sembra cioè che la Lega abbia deviato da un percorso che sembrava troppo impervio e rischioso. Maroni ha puntato sulla macroregione. Bisogna vedere se le quattro regioni che dovrebbero comporla hanno una visione univoca e la forza p
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