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La tassa sugli extraprofitti e la tirannica CDBC

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di EUGENIO CIOLLI

Vorrei fare notare un fatto: gli inesistenti extra profitti sono tassati per togliere alle banche con un bilancio decente parte dei guadagni, in favore dello stato italiano il cui debito è quotato spazzatura e in favore di quelle banche zombies piene di titoli spazzatura.

Ad esempio, capiterà che  Generali verrà tassata per mantenere in piedi una banca fallimentare salvata più volte perché fa politica (oscura) e non business, Monte dei Paschi. Ovviamente questo avrà ripercussioni anche sulla clientela delle banche tassate, e in generale sull’economia italiana, dato che gli investitori esteri saranno più tracciati oltre che tassati.

Perché  tutto ciò? Perché i due beneficiari, essendo caduti nella trappola della liquidità dovuta ai tassi manipolati al ribasso (in realtà lo stato ne ha fatto parte della trappola, essendo un’istituzione creata apposta per generare e distribuire povertà sotto le mentite spoglie dell’equità sociale), obbediscono ai desiderata di Davos.

Ricordo che l’elite ha strutturato sia lo stato che le banche centrali (non infiltrati, li ha creati apposta dall’origine) per produrre dipendenza e finta ricchezza, appropriandosi della capacità di commerciare beni e servizi e monopolizzandola per governare le masse.

Il fine della tassa sugli inesistenti extra profitti è quello di fare fallire le banche capaci di fare affari e che non sono dipendenti dall’adozione di politiche da reset per sopravvivere, così da inglobarle nelle banche centrali e nelle banche che contano. Infatti la riduzione degli intermediari finanziari (si veda la lotta alle piccole banche distrettuali americane, quelle vicine al risparmio) è conditio sine qua non per il funzionamento della tirannica cbdc.

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