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La tassazione equa è nient’altro che un ossimoro

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di MATTEO CORSINI

Tra coloro che sono contrari all’ipotesi di flat tax c’è il costituzionalista Enrico De Mita, il quale, dopo aver ribadito le arcinote argomentazioni (discutibili, ma che non discuto qui) di chi non vuole toccare i pilastri dell’imposta sul reddito, scrive:In uno Stato democratico che voglia continuare a riposare sulla proprietà privata, sulla libertà economica e sulla libertà politica e quindi non voglia ricorrere ad altri criteri incompatibili con quella libertà il problema fiscale non è soltanto tecnico, ma è un problema politico e morale, perché si tratta di dare a ciascuno il suo e di creare le basi di una società onesta nella quale la selezione avvenga secondo il criterio del merito e non secondo la maggiore capacità di procurarsi, complici leggi mal fatte, una rendita fiscale”.

Le parole di De Mita credo possano essere utilizzate per opporsi a qualsivoglia forma di tassazione. Infatti, ogni forma di tassazione, essendo basata sulla minaccia dell’uso della forza, rappresenta una violazione della proprietà privata e, di conseguenza, della libertà del soggetto tassato.

Ogni forma di tassazione è incompatibile con la libertà, quindi certamente “il problema fiscale non è soltanto tecnico”. Ma se si vuole “dare a ciascuno il suo” non si può supporre che questo “suo” sia stabilito da qualcuno e non derivi, invece, da scambi volontari.

Che senso ha parlare di “società onesta” se qualcuno ha il potere di imporre ad altri di fare cose (o, più di frequente, di pagare somme di denaro) contro la loro volontà e senza che costoro abbiano aggredito la proprietà altrui? Che senso ha parlare di selezione per “merito” se il merito non è la risultante di interazioni e scambi volontari, ma è stabilito politicamente?

E non sono proprio coloro che rientrano nella categoria di quelli che John Calhoun definiva consumatori di tasse a godere di rendite fiscali procuratesi utilizzando quelli che Franz Oppenheimer definiva mezzi politici anziché economici? Chi parla di tassazione equa o giusta non fa altro che usare un ossimoro.

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1 COMMENT

  1. A me piacerebbe conoscere come tratta i propri risparmi il prof. de mita.
    Di che capitale dispone, mobiliare ed immobiliare, e dove ne dispone.
    Si fa presto a fare i fenomeni spendendo parole.
    Per valutare servono i fatti.
    Tra il dire ed il fare c’è differenza.

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