Il leader della Transnistria, Vadim Krasnoselskij, non intende cambiare idea sull’indipendenza dalla Moldavia. Ne ha parlato a margine di un incontro con il ministro degli Esteri austriaco e presidente dell’OSCE Sebastian Kurz.
«Ho più volte detto e ribadisco che la nostra indipendenza è garanzia della nostra sicurezza. Le questioni politiche sono irrilevanti ai giorni nostri, abbiamo tanti problemi che richiedono urgente soluzione. I cittadini si sono già espressi nel referendum del 2006 a favore dell’indipendenza della Transnistria e alla successiva riunificazione con la Russia. Io di certo non cambierò il corso delle cose», ha detto Krasnoselskij.
La Transnistria, il cui 60% degli abitanti è composto da russi ed ucraini, cercava l’indipendenza dalla Moldavia prima del crollo dell’Unione Sovietica, temendo che l’ondata di nazionalismo avrebbe portato la Moldavia ad unirsi con la Romania. Nel 1992, dopo il fallimento di un tentativo di forza da parte delle autorità moldave per risolvere la questione della Transnistria, la regione è diventata di fatto un territorio incontrollato per Chisinau.