di GIANLUCA MARCHI
Buona parte del destino immediato della Lega Nord è appeso a Treviso. Fino a poco tempo fa il capoluogo veneto e la sua provincia erano il feudo incontrastato del Carroccio a trazione veneta: la città viene governata ininterrottamente dai leghisti da quasi vent'anni, esattamente dal 1994, l'intero territorio trevigiano è sempre stato un serbatoio ultrasicuro. Oggi le cose non sembrano stare più così, e nella Marca dove la Lega aveva in pratica sostituito il potere della Dc, tutto potrebbe essere messo a rischio. Lunedì prossimo, 10 giugno, al termine del ballottaggio tra il candidato del centrosinistra e l'84enne Giancarlo Gentilini lo scenario politico leghista potrebbe risultare terremotato. Il segretario federale Roberto Maroni lo sa e ha annunciato che in settimana sarà a Treviso a fianco dello Sceriffo, uno col quale in altri momenti non si sarebbe seduto a tavola fianco a fianco. Ma c'è in gioco anche la tenuta del segretario nazionale veneto Flavi
Comments are closed.