di FRANCO CAGLIANI
Un paio di giorni fa abbiamo pubblicato un elenco europeo delle migliaia e migliaia di decessi causati dallo pseudo-vaccino contro il Covid (Vedi qui, si parla di oltre 38.000 morti). Ora, finalmente, anche l’Aifa – l’Agenzia italiana del Farmaco -, dopo 4 mesi di silenzio, ammette che ogni 500 inoculati 1 ha segnalato reazioni avverse, e che il 16,2% di queste (19.000 circa) sono gravi. Non solo, tra queste ultime vi sono 758 decessi, 22 dei quali sono da ricondurre ufficialmente ai sieri, ma almeno nel 30,2% dei decessi rimane il dubbio che essi possano aver avuto un ruolo.
Stiamo parlando di numeri ufficiali, di numeri – peraltro – avuti in regime di “farmacovigilanza passiva”, ovvero con solo segnalazioni spontanee, il che significa che i danni potrebbero essere di 100 volte peggiori.
Non solo, l’Alfa ammette ufficialmente che dalle sue analisi è confermato “l’eccesso di rischio di miocardite e pericardite associato ai vaccini a mRna, in particolare nei maschi giovani” (ecco spiegate le cause di tanti malori), sia pur ancora in mancanza di dati per gli under 18, non pochi dei quali, sono improvvisamente scomparsi.
Questi sono i numeri e i fatti nudi, crudi e ufficiali, e parlano da soli. Considerato il fatto che da zero a 50 anni l’indice di mortalità è pressoché nullo: 0,05%