di REDAZIONE
Il lavoro sommerso torna a salire: nel 2012 segna un aumento, seppur leggero, rispetto al 2011, raggiungendo quota 12,1% (dal 12,0%). Dopo due anni in calo il fenomeno si fa quindi risentire, soprattutto al Sud, dove è al 20,9% con picchi in Calabria (30,9%).
E' quanto emerge dall'aggiornamento Istat sugli indicatori politiche di sviluppo. L'Istat precisa che sono definite non regolari le prestazioni lavorative svolte senza il rispetto della normativa vigente in materia fiscale-contributiva, quindi non osservabili direttamente presso le imprese, le istituzioni e le fonti amministrative. Molise e Sardegna le regioni più colpite, Bolzano la città più vistuosa Tra le regioni con il più alto rapporto (unità di lavoro irregolari sul totale) si piazza il Molise (24,6%), seguito dalla Sardegna (22,9%).
Mentre le percentuali più basse di sommerso di ritrovano nella provincia autonoma di Bolzano, la più virtuosa, (7,0%), che la spunta per un solo decimo sulla Lomba
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