di LEONARDO FACCO
Il ragionamento che provo a fare è il seguente: se un principio è sacrosanto – come ad esempio quello di non essere tassati – non si vede il motivo per cui si debba rimandare negli anni la sua applicazione, come viene puntualmente fatto dalla casta politica.
Scriveva Rothbard citando l’abolizionista Garrison: “Se la schiavitù è un delitto, non è accettabile l’idea di chi vorrebbe abolirla sì, ma gradualmente. Ciò comporterebbe che… allora la schiavitù non fa proprio così schifo se possiamo permetterci di mantenerla in vigore per un altro tot di tempo”. Ebbene, con le tasse vale lo stesso principio. O sono un furto o se si accettano, anche in dosi minime, si sappia che le si legittima.
Se guardiamo anche alla storia recente, in Italia ad esempio, nulla è più definitivo di ciò che è provvisorio (vedansi le decine una-tantum inventate in passato) e nulla è cresciuto più delle tasse negli ultimi 40 anni! Quando Ron Paul, repubblicano
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