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L’economist si schiera contro l’indipendenza della scozia

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scoziadi REDAZIONE

L’Economist dedica la copertina al referendum sull’indipendenza in programma in Scozia fra poco più di due mesi e fa il suo “endorsement”, la sua dichiarazione di voto, in un editoriale, schierandosi contro la secessione dal Regno Unito: “Saremmo tutti più poveri senza la Scozia, sia a Londra che a Edimburgo”, afferma l’autorevole settimanale britannico. “Don’t leave us this way”, non lasciateci a questo modo, è il titolo di copertina.

Salmond, primo ministro scozzese, diversamente ha sostenuto, in una lunga intervista di qualche tempo fa, che dall’indipendenza ci guadagneranno tutti e, sicuramente, miglioreranno i rapporti con gli inglesi.

Intanto, la campagna elettorale continua ed i sondaggi, tra i più diversi, danno tendenzialmente la vittoria ai no, anche se il margine fra favorevoli e contrari alla secessione scozzese si restringe. Non è più dunque tanto remota la possibilità di un testa a testa fino alla data del referendum, che si terrà – come stabilito – il prossimo 18 settembre.

 

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1 COMMENT

  1. Come disse Ludwig von Mises, l’homo oeconomicus non è che una brutta caricatura dell’uomo nella sua interezza. L’aspetto economico va ponderato insieme ad altri fattori importanti, la cultura, l’etnia, il controllo del proprio destino, ecc.

    The Economist, inoltre, offre la solita, confusa analisi macroeconomica quindi non mi fiderei troppo neppure sulla sua negativa prognosi economica di un’eventuale ecessione scozzese. Mi auguro che i secessionisti siano vittoriosi, ma sono pessimista.

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