di REDAZIONE
“Tosi è un amico”, di quelli per cui vale la pena di metterci la faccia. Così Maroni, venerdì scorso, intervistato da Daria Bignardi, ha fugato ogni dubbio: “per sostenerlo, domenica sarò a Verona”.
E così è stato. Stamane, presenti una bella e nutrita folla di sostenitori, il leader dei barbari sognanti ha varcato la soglia della fiera, per spiegare alla base che sì, Flavio non scenderà a patti col Pdl, e che si presenterà da solo, il prossimo 6 maggio, per riconquistare le chiavi di Verona fidelis. Fortino della Lega, dove però i primi mugugni cominciano a farsi sentire.
Oggi c’hanno pensato quelli di Veneto Stato a rovinare la festa al Bobo “nazionale”. Giunti a bordo di un pullman agghindato per l’occasione, in una trentina hanno contestato Maroni e soci, con cori e striscioni che poco lasciano spazio all’iterpretazione: “Lega ladrona, il Veneto non perdona”, raccogliendo peraltro, fra scherno e divertimento, qualche applauso anche da parte di chi era venuto in fiera per applaudire.
Segno che anche la Lega degli onesti, in Veneto, tira sempre di meno.
L’ex ministro degli Interni, Roberto Maroni, intervendo dal palco ha lanciato la candidatura di Flavio Tosi, a Verona sicuro della rielezione a sindaco della città scaligera. «Come ha scritto la Padania oggi – ha ricordato Maroni -, Tosi scalda i motori . A Verona la Lega punta al bis». Maroni ha poi sottolineato che a Verona il prossimo maggio ci saranno le elezioni «e Tosi è stato un ottimo sindaco e sono certo che ci siano tutte le condizioni per vincere alla grande. A Verona – ha aggiunto – sono convinto che possiamo farcela anche da soli. Poi non entro nel merito delle liste; è una decisione che spetta agli organismi della Liga veneta e al consiglio nazionale. Però – ha osservato – Flavio di per sè è in grado di avere consensi tali da poter far vincere la Lega da sola». Maroni è sicuro che Flavio Tosi «c’e la farà coinvolgendo varie liste; il nome della lista – ha spiegato – mi intessa poco. Quello che è importante è che si trovi, e si troverà, un accordo all’interno della Liga veneta e della Lega nord come si è sempre fatto». Maroni ha poi spiegato che le liste «non si chiudono oggi; ho espresso la mia valutazione e penso che la Lega abbia la forza per andare e vincere da sola. Sono qui a Verona per aprire la campagna elettorale di Flavio Tosi e lo faccio volentieri. Qui c’è la Lega che sostiene Flavio, il resto sono dettagli. Siamo molto ottimisti – ha concluso Maroni – per il futuro, non solo per Verona, ma per tutta la Padania». L’ex ministro degli Interni alla domanda dei giornalisti su un possibile dissapore all’interno del movimento ha replicato affermando: «Nessun problema all’interno della Lega». Maroni ha infine ricordato che il consiglio federale della Lega ha deciso di dare il via ai congressi nazionali che passano «attraverso le Assisi provinciali per la nomina dei delegati. Spero – ha osservato – che si facciano rapidamente perchè è un sano esercizio di democrazia.
Parlando della politica nazionale Maroni ha osservato: «Noi siamo da soli all’opposizione, tutti gli altri in maggioranza. Quindi, è complicato dire: sono all’opposizione a Roma ma vado in maggioranza da un’altra parte. E poi ci sono le scelte del governo: potrei ricordare che il primo provvedimento del governo Monti non è stata la crisi ma ‘Roma capitalè poi il voto agli immigrati e lo svuota carceri». Per Maroni «proprio sul federalismo il governo Monti ci ha messo due dita negli occhi, e chi ha votato la manovra come il Pdl ha contribuito a mettere due dita negli occhi alla Lega. Quando uno lo fa una, due, tre volte e poi viene a dirmi ‘facciamo gli accordì perchè conviene a loro sul territorio -ha sottolineato Maroni- io gli dico: ‘non va bene, non si può». Per Maroni questo «è uno solo dei tanti esempi che potrei fare dell’inversione di rotta del Pdl rispetto agli impegni presi con noi -ha spiegato- noi siamo coerenti sui nostri impegni gli altri no. Noi siamo leghisti, siamo barbari un pò sognanti i barbari le hanno prese dai romani. Noi oggi vogliamo prenderci la rivincita. E noi siamo persone semplici: ‘se stai con me facciamo l’accordo, se no ognuno con la sua strada’. Perchè, i cittadini non capiscono, non capirebbero perchè si portano via i nostri soldi, per colpa di Monti e di chi l’ha votato e poi facciamo l’alleanza con questri qua».
Poi è toccato al padrone di casa, Flavio Tosi: «Oggi siamo qui con la Lega Nord, con Roberto Maroni, con tanti amici che sono presenti per parlare dell’inizio di questa corsa solitaria della Lega per la campagna elettorale a Verona». «Oggi è l’evento della Lega Nord -ha aggiunto- e quindi non vorrei si parlasse solo di liste civiche quando appunto, oggi è il momento della Lega. Che ci siano delle liste civiche a fianco del candidato sindaco è normale -ha sottolineato Tosi- che ci sia il Pdl, invece è molto meno normale perchè in primis una parte del Pdl a Verona non si è comportata come noi ci aspettavamo, ma soprattutto per un motivo nazionale molto forte: adesso io dovrò spiegare ai cittadini veronesi che chiederemo loro 200 euro a testa, compresi anziani e neonati, non perchè il comune aumenta le tasse, cosa che non ha mai fatto negli ultimi cinque anni, ma perchè chi ha votato la manovra Monti ha chiesto ai cittadini quei soldi e quindi anche il Pdl, che lo ha votato». «È normale -ha concluso- che la Lega sia affianchi alla società civile con delle liste civiche ma il ragionamento politico è che, alla fine, vince la Lega. Noi vogliamo che a Verona vinca la Lega».
L’INTERNO DELLA FIERA DI VERONA DURANTE L’INCONTRO E I MANIFESTANTI FUORI
GRAZIE AL BRAVO GIORNALISTA Fabio Bonati di Polis Quotidiano n. 17/parma Inizia l’ultimo processo dei truffati Parmalat
Sabato 28 gennaio 2012
TRIBUNALE
Nuova pedalata dimostrativa di Andrea Cogo, simbolo di chi ha perso tutto nel crak di Collecchio.
Ottocento persone potrebbero chiedere rimborsi. Appelli al Comune e al presidente francese Sarcozy
A PARMA IL RICORSO DI CHI NON ADERÌ ALLA CLASS ACTION AMERICANA
L’uomo simbolo dei truffati della vecchia Parmalat ieri mattina verso le quattro ha inforcato la bicicletta già vista in tante azioni dimostrative e ha pedalato per 30 chilometri fino alla stazione di Treviso. Poi in treno ha raggiunto Parma e di nuovo sui pedali si è recato davanti al Tribunale. Il veneto Andrea Cogo, che dal 2003 raggiunge periodicamente la nostra città per reclamare i soldi investiti in bond di Collecchio appena pochi giorni prima dell’annuncio del crak del secolo (70mila euro), non poteva mancare alla prima udienza dell’ultimo processo per la restituzione del maltolto. Come sempre, appeso al collo aveva una bottiglia di latte Parmalat, ma non il tricolore con la scitta “Vergogna Italia”: «Dopo le condanne a Tanzi, ho deciso di non accusare più l’Italia». Cogo, per anni all’anniversario del crak è andato a suonare alla villa dell’ex patron della multinazionale del latte ad accusarlo: «So che ora Tanzi è in ospedale, non gli auguri nessun male. Ma si sappia che anche fra noi truffati c’è chi è stato operato d’ulcera per gli eccessi di bile seguiti alla rabbia per aver perso tutto a causa di Parmalat e banche».
Oggetto del contendere sono ancora una volta i bond carta straccia che mandarono sul lastrico tanti risparmiatori che credevano nella solidità finanziaria della Parmalat di Calisto Tanzi e alle banche che li hanno venduti. La maggior parte di loro ha accettato il rimborso fourfet stabilito nel 2009 da un giudice americano, tal Kaplan, sollecitato da una class action promossa presso la corte di New York. Ma altri si sfilarono da quell’azione giudiziaria, esercitando un diritto detto “option out”, per riservarsi il diritto di citare in giudizio singolarmente la società di Collecchio.
La option out è stata scelta da circa 800 azionisti, molti dei quali si riolgono ora al Tribunale di Parma per riavere il loro. Nell’udienza di ieri sono stati esaminati i primi quattro casi. Nei prossimi giorni udienze analoghe valuteranno le istanze di altri bondisti. Se Parmalat fosse chiamata a versare anche solo 50mila euro di media per ogni optioner out, per Collecchio sarebbe un colpo da 40 milioni di euro.
«Parmalat i soldi li ha – commenta Cogo –. Pur con miliardi di liquidità, non ci hanno mai ridato nulla. Siamo stati traditi due volte». Cogo ha portato un messaggio al commissario del Comune Mario Ciclosi per domandargli di sostenere l’apertura di un tavolo per i risarcimenti e al consolato di Francia di via Carducci con la richiesta che il Paese transalpino intervenga sempre allo stesso scopo presso Lactalis, nuova proprietaria di Parmalat. Analoga richiesta era stata mandata via e.mail direttamente al presidente Nicolas Sarkozy.
«Tornerò ad aprile, per l’assemblea Parmalat – promette Cogo –. E mi presenterò in mutande, come mi hanno lasciato.
SCOSSA DEL 5.4 GRADO . ” LA BICI IENA CONTROLETRUFFE ” E’ PASSATA PER PARMA IL 27 GENNAIO 2012 . IN MOLTI SE LO SONO ACCORTI . PARMA TERREMOTO DEL 5.4 GRADO . ANCHE L’ IRA DEL PADRETERNO SI ABBATE SU PARMA “RISARCITE QUEI POVERI CRISTI PICCOLI RISPARMIATORI TRUFFATI PARMALAT TANZI ” . SEMBRA IL SEGNALE CHE ARRIVA IN QUESTE ORE SU PARMA . NON A CASO LA BICI IENA CONTROLETRUFFE IL 27gen era a PARMA . http://www.facebook.com/photo.php?fbid=155719317875468&set=a.111078475672886.14796.100003122032408&type=1&theater
Oggi a Verona c’erano più di 2000 persone, oltre alla sala principale c’erano altre due sale in videoconferenza e tutto l’atrio era pieno di gente che non è stata lasciata entrare (il servizio d’ordine non voleva gente in piedi, per questioni di sicurezza immagino).
I contestatori… 12 (dodici) di Veneto Stato + 9 (nove) di Forza Nuova poco distanti. Poca roba…
Roberto Maroni …..un uomo senza PALLE…
Solo con 2 piccoli Maroni
Flavio Tosi uomo di destra….
Roberto Maroni uomo di sinistra….
Sul prato di Pontida diceva via i prefetti…
da ministro dell’interni ha istituito 5 nuove prefettue..
E’ solamente un quacquaraqua
@federalistaconvinto e legaiolo de suino, i Veneti ti i mandi a laorar par mantegnerte ti e i suini come ti… ma fà poco non sòo ghe ne sarà pì ne par tì ne par i to suini de merenda … vergognate e impara a ndar lavorare invese che rubare a la to xente ! venduto !!!
puareti me fe de pecà quattro gatti che non ga on casso da fare e va acontestar Maroni ma nè a laorar pelandroni!
meio poareti che traditori del veneto
Osia è morto Scalfaro, grandissimo amico della Lega e del Nord, e quel prete de Zaia lo commemorara subito dicendo che è scomparso un gran cattolico!!!!!!!!!!!