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TRIESTE - La Procura della Corte dei Conti ha aperto, come «atto dovuto», un’inchiesta sui bilanci rendicontati dai Gruppi del Consiglio regionale nell’ultima parte della scorsa legislatura, dal 1° gennaio al 12 maggio 2013.
Stando alla relazione elaborata da Lucio Romanello, Cesare Magnarin e Marco Rocco, si evinceva che la situazione più delicata riguardava la Lega Nord che aveva continuato a collezionare fatture e scontrini accatastandoli alla rinfusa. Un terzo del totale di spesa dichiarato a bilancio (97.432 euro) risultava privo di indizi, ovvero 32.800 euro.
Scendendo nel dettaglio, 11.994,63 euro si riferivano a spese di rappresentanza non riconosciute (scontrini non annotati sul registro contabile del Gruppo), 2.525 euro a schede e ricariche telefoniche non riconosciute, a biglietti del treno e parcheggi auto non riconducibili a consiglieri o collaboratori del Gruppo.
FONTE ORIGINALE: http://www.gazzettino.it/ di Elisabetta Batic
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