di DANIELE V. COMERO
Gira e rigira, sono riusciti a far passare un’altra settimana senza combinare nulla. A poco è valso il richiamo del presidente Napolitano che lunedì aveva fatto la voce grossa, scrivendo ai presidenti di Camera e Senato, che era ora di vedere qualcosa di credibile per la tanto attesa riforma elettorale. Dai leader politici sembra che sia arrivato il classico contrordine “facite ammuina”, l’unico comando che in Parlamento viene eseguito alla lettera: si sono messi a dire e disquisire, a supporre e porre problemi, tutto pur di stare incollati sul “Porcellum”, il tanto vituperato sistema elettorale dei nominati, l’unico che può garantire a loro qualche possibilità di riconferma.
L’unico fatto è questo: ieri c’è stato il primo incontro del comitato ristretto, un “tavolo politico”, al Senato, che ha deciso di rimandare alla settimana prossima. Martedì 17 luglio ogni rappresentante, porterà la posizione del proprio gruppo politico. Com
Comments are closed.