di SERGIO SALVI
A giudicare almeno dalle apparenze, i lettori e perfino i collaboratori dell'Indipendenza, che puntavano sulla vittoria elettorale, in Catalogna, della destra autonomista convertita all'indipendentismo di Convergencia i Unió, sono rimasti stupiti della perdita secca di dodici deputati di questo partito, dato sulla cresta dell'onda; e dal guadagno di ben undici seggi conseguito da Esquerra republicana de Catalunya nella medesima occasione. Esquerra vuol dire infatti "sinistra": e la sinistra, in tutte le sue declinazioni, è aborrita dai transfughi della Lega che, come i leghisti superstiti, continuano ad essere terrorizzati da questa parola. A mio avviso, facendo del male a loro stessi.
A dire il vero, la sinistra italiana ufficiale continua ad apparire impermeabile ad ogni sussulto di indipendentismo da parte dei popoli dello stato italiano: eppure, la destra non è certamente da meno. Forse è da più. Basta pensare a Fini e Casini, alle loro ciance ostentate e o
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