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L’espansione monetaria lascia la nazione più povera anziché più ricca

Da leggere

di LUDWIG VON MISES

L’economia non raccomanda politiche inflazionistiche o deflazionistiche. Essa non sollecita i governi a immischiarsi nella scelta che il mercato fa di un mezzo di scambio. Accerta soltanto alcune verità:

  • 1) Con una politica inflazionistica o deflazionistica un governo non promuove il pubblico benessere, il bene comune o gli interessi dell’intera nazione. Esso semplicemente favorisce uno o più gruppi della popolazione a spese degli altri gruppi.
  • 2) È impossibile conoscere in anticipo quale gruppo sarà favorito da un certo provvedimento inflazionistico o deflazionistico e in quale misura. Questi effetti dipendono da tutto il complesso dei dati di mercato. Dipendono pure dalla velocità dei movimenti inflazionistici e deflazionistici e possono essere completamente annullati o invertiti nel corso di questi movimenti.
  • 3) L’espansione monetaria provoca in ogni caso cattivi investimenti di capitale e sovraconsumo. Essa lascia la nazione più povera anziché più ricca.
  • 4) L’inflazione protratta nel tempo porta alla fine una catastrofica esplosione dei prezzi e al completo crollo del sistema monetario.
  • 5) La politica deflazionistica è costosa per il Tesoro e impopolare presso le masse. Per contro, la politica inflazionistica è vantaggiosa per il Tesoro e molto popolare presso gli ignoranti. Il danno della deflazione è trascurabile, quello dell’inflazione è tremendo.

TRATTO DA “L’AZIONE UMANA”

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