di GIANLUCA MARCHI E GILBERTO ONETO
Caro Maroni,
non le scriviamo per esprimere opinioni sulle scelte politiche che deve prendere e neppure per tirare la sua giacchetta da una parte o dall’altra. Non vogliamo neppure gettarle addosso la croce delle ultime infornate di scandaletti regionali di cui in nessun caso le può essere attribuita responsabilità.
Ma ci permettiamo di partire da questi per attirare la sua attenzione sulla necessità di un radicale cambio di rotta nella scelta delle persone e nell’utilizzo delle risorse.
Lei è diventato Segretario della Lega sull’onda della reazione a una serie di fattacci che erano solo la punta dell’iceberg di un sistema di relazioni e abitudini stratificato nel tempo e diventato “normale”. Con le scope avete ramazzato via alcuni dei più evidenti mucchietti di spazzatura, ma la pulizia straordinaria è stata rimandata – immagino – alle scelte legate alle candidature. Quel momento è arrivato e con esso la necessità d
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