di FILIPPO TOSATTO
PADOVA. Un viatico vagamente laburista per il popolo della Lega che domenica sciamerà a Padova.Il congresso straordinario convocato dal segretario federale Matteo Salvini avrà per titolo «Liberiamo il lavoro» e sancirà l’impegno prioritario del movimento sul fronte della tutela dell’occupazione e del sostegno all’impresa.
Tramontato tra scandali e processi il miraggio dello strappo padano, il nuovo corso di via Bellerio mira a dare voce e rappresentanza alle frange sociali nordiste più colpite dalla recessione: senzalavoro e cassintegrati, piccoli imprenditori vessati da fisco e burocrazia, aziende familiari travolte dall’impari concorrenza delle economie emergenti, coltivatori e allevatori penalizzati dalla “legge del più forte” che vige nell’Unione europea, export insidiato dalla rivalutazione dell’euro rispetto alle valute rivali. Sul versante fiscale, Salvini annuncia un progetto di riforma ispirato all’introduzione dell’«aliquota unica» nei confronti dei «produttori», includendo in tale categoria entrambi i poli – l’autonomo e il dipendente – del lavoro d’impresa. L’appuntamento al centro «Papa Luciani», così, non avrà finalità elettive (nessun rinnovo di cariche è in agenda, prevista invece una modifica dello statuto per adeguarlo alle nuove norme sul finanziamento pubblico) ma perseguirà la messa a punto di una linea politica – territoriale, antagonista, anti-euro, secondo i fautori; populista, nel giudizio degli avversari – che ha già premiato il Carroccio nelle elezioni europee, consentendogli una discreta ripresa nei consensi rispetto alla drammatica stagione post-bossiana e inaugurando una tendenza favorevole confermata dai sondaggi (che accreditano un 7% nazionale) e dal buon andamento del tesseramento.
Così la scelta di Padova suona come plauso all’insperata vittoria del sindaco Massimo Bitonci ma premia anche una regione diventata punta di diamante del leghismo: «Il congresso arriva nel momento giusto e nel posto giusto», commenta il governatore della Regione Luca Zaia «è importante che la Lega non si riunisca per parlare di poltrone o di alchimie politiche ma ragioni sulle vere priorità del nostro territorio: il lavoro, lo sviluppo, il reddito delle famiglie. Nel Veneto abbiamo 200 mila disoccupati e dallo Stato non riceviamo aiuto ma soltanto trappole burocratiche, vincoli di spesa e tasse sempre più elevate. Noi non ci rassegniamo al declino ma chiediamo un cambiamento radicale di rotta». La delegazione veneta sarà capitanata dal sindaco-segretario Flavio Tosi, il cui intervento investirà questioni amministrative e istituzionali (Senato elettivo, presidenzialismo) rilanciando poi l’obiettivo delle primarie del centrodestra, alle quali il veronese intende candidarsi quale leader di una coalizione rinnovata; i tosiani, però, approfitteranno dell’occasione per ribadire, con forza, la richiesta di abolire la carica vitalizia di presidente del partito, tuttora detenuta dal vecchio “senatur”. Manco a dirlo, sarà della partita anche Bitonci, terzo incomodo tra i cavalli di razza rivali. Già sfidante di Tosi per la segreteriaregionale (raccolse un dignitoso 43% di consensi), ha trovato presto un modus vivendi con il segretario, che l’ha candidato al Senato favorendo così la sua nomina a capogruppo. Ora è ai ferri corti con Zaia sul tema scottante del nuovo ospedale di Padova e si erge a nuovo sceriffo della città del Santo strappata alla sinistra. Staremo a vedere.
Fonte: mattinopadova.gelocal.it
MARONI: MOZIONE PER CONFERMARE SALVINI SEGRETARIO: DEVE FAR CRESCERE LA LEGA AL SUD
Circa l’appuntamento di domenica «sarà un congresso per la linea politica, per candidare la Lega a polo di riferimento della nuova stagione del centrodestra e per dire a Salvini quanto è bravo». Lo ha detto Roberto Maroni, che parlando coi giornalisti a Palazzo Lombardia, ha anche spiegato che «qualcuno sta preparando una mozione per confermare Salvini segretario per i prossimi 3 anni, io sono favorevole ma deve essere lui a decidere». Il mandato di Salvini scade infatti nel 2015. Quanto a un dualismo fra Salvini e il sindaco di Verona Flavio Tosi in vista di primarie per la leadership del centrodestra, il presidente della Lombardia ha risposto che «non c’è nessun conflitto, c’è spazio per tutti». «Credo che Tosi possa candidarsi davvero a fare il leader del centrodestra – ha sostenuto Maroni -: entrambi hanno i titoli per farlo, ma credo più Tosi che Salvini abbia capacità di aggregazione, perchè Salvini ha compito di guidare e far crescere la Lega anche al sud».
Ma possibile che nessuno nella base contesti il trio Maroni-Salvini-Tosi che ha tradito le idee e gli obiettivi del movimento per farlo diventare un partitucolo nazionalista di estrema destra??
Ho appena saputo che hanno fatto un’applicazione per il Lazio. Si chiama Lega Nord Roma. Questi sono matti. Perchè la base non contesta quel trio? Forse perchè nella Lega ormai sono rimasti solo arrivisti. Chi aveva un ideale se n’è già andato da tempo. Domani sai cosa faranno? Confermeranno di essere sempre indipendentisti (w la padania grideranno) poi aggiungeranno che per sconfiggere il nemico però bisogna andare al Sud. I no-euro non servono più perchè il compito di portare voti lo hanno già svolto. Un po’ come la Macroregione o il 75% delle tasse in Lombardia. Servono solo a prendere voti. Ora per avere quelli del sud il pirla ha cominciato la campagna contro gli immigrati. Ormai la sua pagina è piena di mussolini, Hitler, camere a gas, lanciafiamme. Padania? Neanche l’ombra. Se Salvini vuole un partito xenofobo di estrema destra cambi statuto, nome e simboli. I veri leghisti non meritano questa fine.
Salve a tutti, mi chiamo Mattia, sono entrato in Lega ornai un anno fa appena finiti gli esami di maturità e pochi giorni fa ho ricevuto la tessera da militante. Ho scelto la Lega: per il fatto che rispetto agli altri partiti (ricordando peró che la Lega è un movimento) si pone un ideale preciso, ovvero l’indipendenza della Padania; e inoltre perchè sta sul territorio locale e anche (come disse Ruggeri in un suo articolo su l’Indipendenza) è la lista civica del territorio.
Arrivando in conclusione, mi girano tremendamente i cosiddetti quando sento parlare i vari “big” di paese, riferito all’italia, che per noi non esiste; di popolo italiano, ma non si dovrebbero occupare dei Padani; e soprattutto di Lega al sud, al sud hanno la Lega Sud, votino quella e disfiamo insieme questo stato delle banane.
P.S. Scusate se mi sono dilungato troppo. Volevo fare i complimenti al direttore Marchi perchè porta avanti una bellissima rivista, e poi non me ne vogliano gli altri a Gianfrancesco Ruggeri, perchè adoro i suoi articoli.
Dillo a me che ho dato tempo e soldi alla Lega. Comunque tranquillo, prima o poi ti passa.
Secondo me il problema è che parte della dirigenza ha perso di vista i veri valori della Lega. Salvini, secondo me aveva iniziato bene, i presidi per le autostrade al nord, i presidi davanti alle carceri, i cortei nelle cittá il 15 febbraio per il lavoro e contro l’immigrazione e soprattutto la manifestazione di Verona a favore degli indipendentisti arrestati; tutte cose che avevano fatto passare l’immobilismo della segreteria Maroni e hanno riportato la Lega sul territorio e in parte sulla via indipendentista. E ciò penso di averlo visto anche a Pontida, poi qualcosa è cambiato con le europee; qualcuno si è montato la testa, tra il prendere qualche applauso e voto e tra il conquistare il sud passa un abisso. Inoltre aprirsi al sud vorrebbe dire rinnegare tutti gli ideali portati avanti negli anni (purtroppo solo a parole) per cosa per vivacchiare?!? Personalmente preferisco prendere qualche voto in meno ma rimanere fedele alle proprie idee, penso inoltre che i milioni di voti persi in questi anni si possano recuperare facendo un bagno di umiltà e lavorando con coerenza e duramente ma soprattutto sui propri territori e in mezzo alla gente. Padania libera!!!!
si, Padania libera….come no….sono anni che non pronunciano nemmeno più la parola Padania…
L’importante è credere nei propri ideali, sarà che forse ho solo 20 anni
La base, come la maggioranza dei padani si è fatta e si fa ancora incantare dalle chiacchere di personaggi che non hanno mai nè lavorato nè studiato e sono solo capaci di navigare a slogan.
Perché Lei, ingegnere, cosa fa di bello?
Espulsione di Maroni: subito!!!!!!!!
Anche Tosi direi
La lega anche al Sud. Va beh. Continuo a non capire tutti questi articoli su quella che dovrebbe essere “la voce degli indipendentisti”,
per il semplice fatto che in quel movimento, eparlo di base non di dirigenti, ci sono ancora tante persone che sono sinceramente indipendentiste
Ma se i dirigenti sono palesemente statalisti, la base che aspetta a svegliarsi?
Guardi che ci sono indipendentisti anche nel PD. Quindi? faccia un giro su Facebook di Salvini. E trovi un padano. Stanno tutti scrivendo che deve togliere la parola NORD. Ci sono più romani che milanesi. Ma veramente non comprende che Salvini ha sotterrato la Lega Nord. (maroni l’aveva uccisa). Ricorda la battaglia sull’euro? Dov’è finita? Sparita e tutti hanno abboccato. Ora se la prende con gli immigrati. Una domanda: visto che le cose stanno così, perchè non stroncate Salvini? Perchè non lo mettete con le spalle al muro? Se ci sono indipendentisti nella Lega fate in modo di dare loro visibilità.