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Life veneta, l’indipendenza non passa dalle elezioni

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Le norme internazionali sono chiare, l’Italia è fuori legge; diamoci una mossa, non perdiamo tempo con le elezioni

A proposito di trattati internazionali, niente popò di meno che la Corte Costituzionale ha riconosciuto, con sentenza n. 49/1979, che le norme internazionali hanno una prevalenza differenziata sulle norme interne, in ragione di :

1) Se le norme internazionali sono entrate in vigore prima della proclamazione della Costituzione queste prevalgono su tutte le norme interne compresi i principi fondamentali della stessa Costituzione;

2) Sle norme internazionali sono entrate in vigore dopo la proclamazione della Costituzione queste hanno prevalenza su qualsiasi norma interna fatta eccezione per i principi fondamentali della Costituzione.

L’articolo 5 della Costituzione italiana costituisce uno dei 12 principi fondamentali e sancisce la Repubblica [italiana] una e indivisibile …. quindi esclude a priori ogni cambiamento della sua forma geo politica.

Di contro, la Carta ONU riconosce a tutti i popoli il diritto di decidere da sé, diritto che in dottrina è largamente associato al diritto di secessione nei casi di persistenti, gravi e irrimediabili violazioni dei diritti umani.

Il diritto dei popoli di decidere da sé (self-determination, volgarmente e impropriamente chiamato autodeterminazione) contemplato nella Carta ONU, comporta inevitabili mutamenti geo politici negli Stati aderenti e coinvolti nel processo di autodeterminazione dei popoli ma l’enunciato dell’articolo 5 della Costituzione italiana nega in toto questa possibilità (una e indivisibile), entrando in rotta di collisione col principio del diritto internazionale.

Per ristabilire la legalità violata da questo principio della Costituzione dobbiamo far ricorso al criterio cronologico sancito dalla Corte Costituzionale nel lontano 1979 che stabilisce la prevalenza della norme di diritto internazionale anche sui principi fondamentali della Costituzione qualora queste siano già in vigore prima della promulgazione della Costituzione.

Il 26 giugno 1945 veniva emanata la Carta ONU mentre la Costituzione italiana veniva ufficialmente adottata il 22 dicembre 1947, quindi nasceva due anni e mezzo più tardi della Carta ONU; l’effetto di ciò è che i principi della Carta ONU prevalgono sui principi della Costituzione italiana, ragion per cui il diritto dei popoli di decidere da sé prevale sui principi di unicità e indivisibilità enunciati nell’articolo 5 .

Non solo, ma visto che il diritto dei popoli di decidere da sé è annoverato tra i Diritti dell’uomo, la Costituzione italiana viola contemporaneamente la Carta ONU e la Carta dei Diritti dell’Uomo.

Oltre a ciò, negare l’esistenza di un popolo ultra millenario, quello Veneto, come fa lo Stato italiano che come Repubblica nata il 2 giugno 1946 vanta 74 anni di misera storia non fa altro che aggravare le sue responsabilità da cui non potrà sottrarsi qualora i Veneti decidessero finalmente di cavalcare la via giudiziaria internazionale rinunciando a illusorie competizioni politiche fatalmente alettanti come il canto delle sirene di Ulisse.

Consapevole di attirarmi le ire anche di amici che vedono unica soluzione la partecipazione alle elezioni politiche organizzate, per gentile concessione, dall’okkupante.

Daniele Quaglia

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1 COMMENT

  1. Buongiorno !
    Ho cercato su internet la sentenza citata n. 49/1979 ed ho trovato una decisione del Presidente Amadei della CORTE COSTITUZIONALE che non ha niente a che vedere con quanto descritto nell’articolo.
    Vi chiedo pertanto di provvedere in merito con rettifica dell’articolo o comunicazione dell’esatto numero della decisione.
    WSM

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