Non molto tempo fa, abbiamo scritto che Zuccarello aveva deciso di fare sul serio: «Siamo portatori sani di sovranità e saremo ispirazione per altri comuni italiani che si trovano nelle nostre medesime condizioni» affermò con orgoglio Luca Gardella, consigliere comunale, tra i promotori della petizione con cui questo piccolo borgo di trecento anime ha chiesto all’Unione Europea il riconoscimento di autonomia ed indipendenza.
Ora, a poco più di un mese da quella richiesta, l’indipendenza di Zuccarello arriva in consiglio comunale e si apre la prospettiva di “cavalcare” la questione dal punto di vista turistico. Ovviamente, la petizione all’UE va avanti, nel frattempo, però, i zuccarellesi syanno ottenendo qualche primo risultato dal punto di vista turistico, grazie anche all’esposizione mediatica del Comune dell’entroterra ingauno per via della curiosa richiesta.
Turisti incuriositi, infatti, hanno garantito un aumento delle visite al paese e la richiesta di informazioni ai commercianti, un effetto che il sindaco di Zuccarello, Claudio Paliotto, ha notato e riportato anche alla stampa che lo ha intervistato. Se l’ottenimento dell’indipendenza del Comune e del territorio intorno (il vecchio ducato) , suona più come un tentativo di cui è difficile pensare ad un finale positivo (benchè legittimo), il fatto che abbiano persino deciso di stampare moneta fa dei zuccarellesi un fenomeno geo-politico del momento, dal profumo storico-medievale.
Luca Gardella, consigliere comunale tra i promotori della petizione , si è detto soddisfatto dell’interrogazione portata in assemblea dalla minoranza: “Permette di chiarire le varie posizioni in consiglio – ha detto leggendo un documento – La petizione inviata all’Ue ha un funzione perlustrativa per valutarne le competenze. Una cosa è certa: autorità, sovranità popolare e meritocrazia sono termini che verranno presto cancellati dal vocabolario. Zuccarello invece potrebbe conservare queste parole facendoli diventare un prototipo di società dove il protagonista sarà il cittadino”.
Le convinzioni non mancano e i promotori si richiamano sia motivazioni storiche che culturali, senza disdegnare all’idea di dar vita ad una “comunità indipendente” con una nuova legislazione e un sistema fiscale attraente, non mancano certo gli scettici che non credono e nemmeno vogliono questa indipendenza. Eppure – per adesso – tutti apprezzano i risvolti turistici che si stanno registrando.