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Linfoadenopatia ascellare e al seno e i “vaccini” COVID-19

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di CARLO CAGLIANI

E’ dall’anno scorso che la società americana di Breast Imaging chiede ad alta voce che venga fatta una visita mammografica completa alle donne prima e dopo l’inoculazione del vaccino: a maggior ragione se hanno già sofferto di tumore al seno.

Gli esperti lo riportato molte volte: i noduli sospetti  (linfoadenopatia) spesso devono essere oggetto di agoaspirato per opportuna biopsia.

Ora questa cosa si ripete in migliaia di donne sia a livello del seno che nei linfonodi ascellari, causando non poco sconforto soprattutto nelle donne già interessate da malignità neoplastiche. Vediamo ad esempio l’ennesimo allarme del Anschutz Medial Campus –  Cancer Center  dell’University del Colorado (LEGGI QUI)

Supponiamo che una donna con pregresso tumore al seno si trovi con un pò di linfonodi atipici ingrossati, magari dallo stesso lato del pregresso tumore: dovrebbe aspettare tre mesi che questi eventualmente si riducano, ed aspettare l’eventuale riprogressione neoplastica, o sottoporsi ad agoaspirato? La Società di Breat Imaging consiglia:

  • 1. Appropriata verifica precedente 1 mese alla prima inoculazione;
  • 2. Follow up entro 4-12 settimane dalla seconda dose;
  • 3. Se persiste axillary andenopathy dopo questo tempo, bisogna fare un agoaspirato per escludere malignità sia al seno che altre (Linfoma).

 

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