di FABRIZIO DAL COL
Il cedimento del paese Italia è ormai dietro l’angolo. Ogni santo giorno il capo dello stato Giorgio Napolitano è impegnato nel difendere l’unità e la coesione di uno Stato centrale ingestibile e minato dalle sue stesse istituzioni. Le sue dichiarazioni circa le tensioni sociali sono sempre più numerose e allarmanti e l’invito al governo a far presto ad applicare quelle riforme necessarie volte al rilancio della crescita è divenuto quotidiano. Il premier Monti, viste le innumerevoli e quotidiane dichiarazioni che apparivano sui giornali, ha richiesto un colloquio con il presidente della Repubblica, e da tale incontro è emerso l’invito esplicito del capo dello Stato a cambiare marcia, anteponendo alla politica di austerity quei provvedimenti necessari alla crescita quale priorità assoluta. A fronte dell'attuale situazione economica, la scelta di velocizzare i provvedimenti sulla crescita economica non solo è tardiva, ma si trasformerà a breve
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