di CARLO ZUCCHI
L’Italia giusta. È lo slogan agghiacciante che campeggia sui manifesti elettorali del Pd. E in un paese totalmente privo di cultura liberale come l’Italia, nessuno avverte quale minaccia si celi dietro a tale slogan.
In questi giorni abbiamo avuto modo di vedere sprazzi di Italia giusta all’opera, quella dei magistrati, come nel caso di Finmeccanica, il cui Ad Orsi è stato arrestato con l’accusa di aver pagato tangenti al governo indiano per l’aggiudicazione del contratto di fornitura di 12 elicotteri AW-101 da parte della Agusta Westland, cosa che anche i governi di paesi più civili sono soliti fare quando si rapportano con paesi come l’India. E infatti, la Francia ne ha subito approfittato per prendersi le commesse di Finmeccanica. E lo stesso discorso vale per l’Ilva di Taranto, dove un gip dall’ideologia convinta sta facendo di tutto affinché l’azienda leader della siderurgia italiana chiuda i battenti sulla base di dati vecchi e controve
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