di LEONARDO FACCO
È noto a chiunque che Karl Marx e Friedrich Engels sono universalmente considerati i teorici del socialismo. Secondo i due tedeschi, “il primo passo della rivoluzione operaia è elevare il proletariato a classe dominante e la conquista della democrazia”.
In un bellissimo articolo, intitolato “Perché Marx è peggio di Stalin”, pubblicato sulla rivista Enclave, Guglielmo Piombini ci ricordava che, secondo Murray Newton Rothbard, i governanti collettivisti sono stati tanto più dispotici quanto più cercavano di avvicinarsi al modello puro di comunismo prefigurato da Marx: “La nozione prevalente che il comunismo marxiano rappresenti un glorioso ideale umanitario pervertito dal tardo Engels, da Lenin, o da Stalin può ora essere posta nella giusta prospettiva. Nessuno degli orrori commessi da Lenin, Stalin o da altri regimi marxisti-leninisti può essere paragonato alla mostruosità dell’ideale comunista di Marx”.
Per comprendere a fondo la malvag