di PIERRE JOSEPH PROUDHON
Essere governato significa essere guardato a vista, ispezionato, spiato, diretto, regolamentato, schedato, registrato, indottrinato, catechizzato, controllato, esaminato, valutato, censurato, comandato, da parte di esseri che non hanno né il diritto, né la saggezza, né la virtù per poterlo fare.
Essere governato vuol dire, in ogni azione o transazione, essere annotato, catalogato, censito, iscritto, tassato, bollato, giudicato, enumerato, valutato, autorizzato, ammonito, proibito, riformato, corretto, punito. O ancora, in forza del pretesto dell’utilità pubblica, ed in nome dell’interesse generale, significa essere messo a tributo, educato, taglieggiato, sfruttato, monopolizzato, estorto, spremuto, mistificato, derubato; in seguito, alla minima resistenza, alla prima parola di lamento, vuol dire essere represso, sanzionato, dileggiato, vessato, calpestato, abusato, randellato, disarmato, strangolato, imprigionato, giudicato, condannato, fucilato, deportato, sacrificato, venduto, tradito; e per coronare il tutto, ciò postula l’essere schernito, ridicolizzato, oltraggiato, disonorato.
Questo è lo Stato; questa la sua giustizia; questa la sua moralità.