Diritto penale del nemico: la sentenza che ti condanna non riguarda ciò che hai fatto, ma chi sei e cosa non hai fatto; ma perché pensi di essere in carcere?
La condanna ha obbedito unicamente a considerazioni di natura politica. La sentenza contro di noi è stata elaborata in anticipo. Per prima cosa, si è stabilito il finale, vale a dire la sentenza e, poi, si è tentato di renderla conforme alla legge. La nostra colpa più grave è stato proporre e ottenere che la violenza armata di ETA scomparisse definitivamente dal panorama politico basco. La nostra colpa è consistita nello spostare lo scontro con lo Stato dal ring del pugilato alla scacchiera. E proprio tenendo conto del fatto che diverse operazioni della Guardia Civil sono state denominate con termini ripresi dal gioco degli scacchi, è evidente che lo Stato pretende di giocare a scacchi con i guantoni da boxe e questo è semplicemente impossibile.
Una campagna internazionale che ha visto firmare personalità del calibro di Angela Davis o Noam Chomsky chiede la tua libertà. Ma anche politici come Jesús Eguiguren hanno aderito. Perché lo Stato spagnolo insiste nel mantenerti prigioniero?
Mantenerci in prigione fino all’ultimo giorno ha un doppio significato: da una parte, conferma la validità della nostra proposta politica (Eguiguren è arrivato ad affermare che se noi avessimo puntato sulla continuità della lotta armata non saremmo in prigione, una riflessione, peraltro, estremamente rivelatrice, dal mio punto di vista). In secondo luogo, l’appoggio internazionale che ha raccolto la nostra causa permette di constatare l’erosione delle posizioni dello Stato spagnolo in ampi settori internazionali, oltre ad evidenziare l’esistenza di centinaia di prigionieri indipendentisti baschi e la conseguente necessità di trovare una soluzione a questa realtà.
Tratto dal blog di pro Lombardia Indipendenza – sez Insubria pubblica la traduzione di una lunga e recente intervista al leader della Sinistra Indipendentista Basca ARNALDO OTEGI.
La loro visione socialista dell’organizzazione umana chiamata stato non mi piace.
Ma il principio di autodeterminazione delle comunità (meglio che dei popoli) sta al di sopra delle ideologie. Ed è giusto che sia così.
Solamente mi auguro che in rispetto del principio di autodeterminazione invocato per la creazione dello stato indipendente Basco, inseriscano espressamente nella futura costituzione il principio di autoderminazione e secessione pacifica.
Stesso discorso per la Catalogna e tutti gli aspiranti indipendenti (anche per il Veneto).
Ne avranno il coerente coraggio?