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Lombardia nostra e le ragioni di una futura auto-democrazia

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lombardia_nostraRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Un popolo generoso. Un popolo a lungo mortificato, illuso, raggirato da promesse di autonomia e autogoverno.Un popolo ferito nei suoi ideali,disilluso nelle sue aspirazioni.Questo è l’attuale popolo italiano. Difficile risvegliarne l’anelito di libertà. Difficile avviare un sentimento di fiducia per un domani politico ed economico più sereno. Un compito arduo che noi ci siamo impegnati a svolgere!

La nostra militanza  tenta da anni di risvegliarvi  dal torpore e dalla sudditanza all’egemonia partitica,opportunista e scialacquatrice delle nostre risorse finanziarie. Occorre oggi più che mai fare un bagno di concretezza e operatività, fondamentale per creare le basi di una futura autonomia.Autonomia che abbiamo il diritto e anche il dovere di chiedere ed ottenere per raggiungere la meta di un vero federalismo, partendo dal principio di sussidiarietà.

Noi vogliamo che l’Italia sia uno Stato Federale con piena autonomia fiscale e legislativa, con un potere economico determinato.Una politica autonomista potrà prevalere sulle abitudini centraliste solo se la capacità di autoriforma delle regioni e le riforme istituzionali troveranno una adeguata spinta da parte dei cittadini. La repubblica parlamentare partitica è ormai al capolinea! Pertanto sarà difficile risolvere il delicato rapporto tra centralismo legislativa e amministrativo dello Stato e policentrismo sociale e culturale che da sempre caratterizza  il  nostro Paese. 

Da oltre 60 anni i partiti al governo non hanno saputo darci né efficienza, né trasparenza.Per riconciliare i cittadini con la funzione pubblica occorre ottenere maggiori competenze accompagnata da una autonomia finanziaria di tutte le regioni.

Eccone i punti più significativi:

–          Allargamento delle competenze regionali tramite l’inserimento della potestà legislativa e fiscale.

–          Fisco i nove decimi dei tributi restano nelle casse delle Regioni. La rimanente parte va attribuita allo Stato per le proprie funzioni e la costituzione di un  Coordinamento  per il Fondo di Solidarietà delle Regioni.

–          Gestione manageriale e autonoma di tutte le strutture socio-sanitarie pubbliche della regione.

–          Riduzione della struttura consiliare regionale e revoca delle pensioni  di anzianità e rinnovo carica massimo per dieci anni,riconoscendo una liquidazione a termine mandato.

–          Per i dipendenti regionali,provinciali e comunali, adeguamento degli stipendi in funzione meritocratica, e il loro numero rapportato alla popolazione della regione

–          Creazione  del Fondo Pensionistico Regionale separato dalla gestione INPS, che riguarderanno esclusivamente le pensioni statali e governative, riduzione dei dipendenti,riqualificando le funzioni e la gerarchia burocratica.

–          Prevenzione e repressione della delinquenza da attuarsi mediante costituzione di un unico corpo di polizia regionale.

–          Una parte consistente del demanio pubblico passa alla regioni.

–          Gestione autonoma della scuola in tutti i suoi gradi di istruzione.

Presto organizzeremo una raccolta di firme  perché vogliamo arrivare a un referendum consultivo. I cittadini che vogliono  contribuire a diffondere il messaggio autonomista e raccogliere le firme di adesione, diventano Lombardiani e si distinguono perché faranno parte dei  comitati volontari per promuovere e sostenere questa importante e necessaria iniziativa.

LOMBARDIA NOSTRA – Segreteria Politica 

Contatti  cell. 3492212039

F. Bracci

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2 COMMENTS

  1. Ma scusate, per la maggiore autonomia, e relativo referendum CONSULTIVO, non abbiamo già l’iniziativa Maroni – regione Lombardia, in the pipeline?

    Ciò detto, personalmente io vorrei non il federalismo, ma l’indipendenza totale dallo stato italiano.

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