di DARIO PEDERZANI
La speranza di un dibattito sereno e costruttivo intorno alla realizzazione della TAV (il controverso corridoio europeo che dovrebbe unire con treni ad alta velocità Lisbona e Kiev)sembra essere sempre più compromessa da molti fattori: l’influenza esercitata dagli immensi interessi economici in campo, le divisioni ideologiche tra i partiti italiani e le rappresentazioni spesso univoche dei mass media, volte a trasmettere l’idea di un utilità assoluta dell’opera e banalizzare le ragioni di chi e’ contrario alla sua realizzazione.
Tanto e’ vero che i dibattiti televisivi e gli articoli della carta stampata non hanno mai offerto ai cittadini l’opportunità di valutare il rapporto costo-benefici dell’opera o i connessi rischi per la salute e per l’equilibrio dei nostri ecosistemi: in questi anni l’attenzione dell’informazione si e’ concentrata sui lavori che interessano la tratta Torino-Lione e si e’ occupata quasi esclusivamente dei prob
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