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L’ultimo slogan di renzi: “i poveri debbono sorridere”

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renzidi MATTEO CORSINI

“Il vero obiettivo non è che anche i ricchi piangano ma che anche i poveri debbano sorridere attraverso un diverso modello di crescita e di politica industriale”.  Matteo Renzi, si sa, ama le frasi a effetto, gli slogan. Sa che in Italia sapersi destreggiare nel parlare per slogan ha un ritorno d’immagine e di consensi elettorali considerevole, almeno per un certo periodo di tempo. Sa che gli italiani (e non solo loro, a dire il vero) hanno storicamente mostrato la tendenza a stravedere per i venditori di fumo da quattro soldi.

Dunque, non devono essere i ricchi a piangere, come auspicava Rifondazione Comunista qualche anno fa, tappezzando l’Italia con cartelli in cui c’era scritto, appunto “Anche i ricchi piangano”. Molto meglio se anche i poveri hanno motivi per ridere. E qui nessuno credo abbia alcunché in contrario. Il problema è che il “diverso modello di crescita e di politica industriale” di cui parla Renzi non si sa bene cosa sia, se non aria fritta. Mentre concretamente grandi motivi per ridere anche i non poveri non li hanno.

La pressione fiscale su quello che un tempo era definito “ceto medio” è in continua ascesa, nonostante Renzi non lo dica e continui a riempirsi la bocca di riduzioni di tasse che, nella migliore delle ipotesi, riguardano solo una parte minoritaria di italiani (e neppure quelli più poveri). Né è credibile che calerà in futuro, sempre che non si creda anche all’esistenza di Babbo Natale

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4 COMMENTS

  1. Sei anni or sono Renzi non ci pensava ma oggi chi lo noterebbe il sorriso del povero se è costretto ad andare in giro mascherato?

  2. Giusto ieri sera ho visto e risentito in internet Renzo Jannacci e Dario Fo che cantavano una vecchia canzone della quale non ricordo il titolo. Diceva dei poveri che devono ridere per non far piangere il re, l’imperatore ed il cardinale. Renzi merita uno sfotto, alla Totò.

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