di MARCO BASSANI
La comunità europea era nata per risolvere i problemi interni dell’Europa – in primo luogo il conflitto franco-tedesco – non per crearne di nuovi verso l’esterno.
Dagli anni Cinquanta a oggi, ad ogni fallimento nel processo di integrazione ha fatto seguito un rilancio sul versante di un SuperStato tanto inviso alle popolazioni europee quanto agognato dalle classi al potere.
L’Europa è una sorta di Re Mida al contrario: tutto ciò che tocca si tramuta in merda.
La moneta unica ha impoverito prima i paesi più deboli e oggi tutti indistintamente, il riarmo annunciato creerà un continente ancora meno protetto, ma di gran lunga più aggressivo e quindi in pericolo.
Le decisioni delle classi dirigenti europee sono errori colossali ai quali è ormai impossibile porre rimedio.
Euro, green deal, immigrazione incontrollata, spese militari, sono solo la punta dell’iceberg. La sequela di follie europee è davvero infinita e nessuno sembra in grado di frenare questo treno che sfreccia per accelerare il declino e la desertificazione economica di un continente.