di MATTEO CORSINI
Come è noto, il tema dei cambiamenti climatici è oggetto di prese di posizione spesso molto drastiche. Alcuni negano che ci siano problemi e che l'attività umana non sia neppure minimamente causa di tali cambiamenti. Altri, al contrario, ritengono che l'uomo sia il principale responsabile e avanzano proposte (che vorrebbero imporre senza apparentemente preoccuparsi delle conseguenze) draconiane per tentare di evitare catastrofi negli anni a venire (alcune delle quali, peraltro, avrebbero già dovuto esserci ma non ci sono state). Va da sé che, per questi ultimi, ogni catastrofe naturale sia riconducibile all'azione umana.
Nel mezzo una vastità di persone che non nega l'esistenza del fenomeno, ma ha qualche certezza in meno sulle cause e sul da farsi, pensando anche alle conseguenze dei provvedimenti draconiani proposti dai talebani dell'ambientalismo. I quali, non di rado, non sarebbero tra coloro che si troverebbero a subire tali conseguenze.
Per esempio,