di G. C.
È assolutamente chiaro da questi dati (vedi tabella sotto) dell’Istituto Superiore di Sanità che i vaccini ad RNA conferiscono un qualche grado di protezione in tutte le fasce d’età e specialmente nella fascia di età compresa tra 60 e 80 anni.
Altra cosa sono gli effetti collaterali, che vengono sottaciuti, e le violazioni dei diritti fondamentali.
Se fosse disponibile un vaccino basato su proteine virali purificate o virus inattivati non avrei alcuna riserva nel vaccinarmi, ma difenderei comunque il diritto di ciascuno di decidere cosa fare del proprio corpo.
Ora però guardiamo i numeri: negli ultimi 30 giorni i morti tra i non vaccinati di età compresa tra 60 e 80 anni sono lo 0.022%, vale a dire 2.2 su diecimila non vaccinati, trascurando tutte le comorbidità del caso. I ricoverati in terapia intensiva sono lo 0.018%, vale a dire 1.8 su diecimila non vaccinati. Nella fascia di età compresa tra 12 e 59 anni, i non vaccinati ricoverati in terapia intensiva negli ultimi 30 giorni (150 in totale, compresi pazienti affetti anche da altre patologie) sono lo 0.002 %, cioè 2 su centomila.
I non vaccinati morti negli ultimi 30 giorni sul totale dei non vaccinati di età compresa tra 12 e 59 anni (52 in totale, compresi pazienti affetti anche da altre patologie) sono lo 0.0008%, vale a dire 8 su un milione.
Vabbé, chiamiamola pure apocalisse sanitaria. Fa gioco a qualcuno.
“Pandemia dei non vaccinati”
…E se fosse vero esattamente l’opposto ?
Decine di migliaia di persone sane e non vaccinate che stanno soffrendo
per problemi apparentemente causati dallo spargimento di proteine spike
da parte degli individui vaccinati attraverso il respiro, la saliva ecc. ?
E’ dato sapere se qualche virologo,
nel mondo,
ha preso in considerazione questa ipotesi ?