di GILBERTO ONETO
È sbagliato criticare i filmatini di Catia Pellegrino, il comandante della nave Libra della marina italiana che pattuglia il mare nostrum per farlo diventare sempre meno nostrum, e sempre più loro.
CLICCA QUI E GUARDA IL VIDEO
È vero che sono di una insopportabile melensaggine, è vero che grondano retorica e buonismo da strapazzo ma non si possono perdere, si devono anzi consigliare a tutti, imporre agli scettici costringendo a vederli tutti quelli che “si sentono italiani”, ma anche ai “cittadini del mondo”, ai “nostropaesisti” o che si identificano in una qualsiasi delle tante declinazioni della bambaggine. I filmini sono educativi. Sono il dado concentrato di tutto il peggio dell’italianità e del “politicamente corretto”, e del nauseabondo liquame che percola dal loro incontro.
I foresti sono chiamati “quei signori che sono in mare”: li si accoglie con cocktail di benvenuto e cotillons, però non ci si toglie la mascherina. Si vedono bimbi paffuti e donne sorridenti: gli ebrei dopo la traversata del deserto dovevano avere un’altra silhouette. Li si cita come “ospiti”, ci si preoccupa della loro privacy. Si parla per sigle: CFM sta per “controllo flussi migratori”. Come li controllano questi flussi? Ad un certo punto uno dei solerti lupi di mare così descrive i naufraghi: «gente come te che è più sfortunata di te perché è nata in un altro posto». Un posto dove non ci sono i padani a pagare per tutti e si sa: “se la Padania non va a Maometto, Maometto va alla Padania”. In una puntata il medico di bordo dice testualmente : «Ce la faremo a svuotare un continente. Ci vuole un po’ di tempo ma lo svuotiamo». Venite, venite che se il pantalone polentone può permettersi di mantenere tanti baldi marinai-tate, può anche permettersi di mantenere tanti profughi sfortunati. Aggiungi un posto a tavola, e sempre sia lodato quel fesso che ha pagato.
Questo ci porta al secondo insegnamento dei filmatini formato Luce: la ciurma di Catia Pellegrino è tutta scrupolosamente meridionale, parla in italiano pelasgico e si lancia in prodezze linguistiche esibendosi in inglese maccheronico, in broccolinese. Il clima di bordo è da Regia Marina si Sua Maestà Borbonica: il famoso comando del “Facite ammunina” è quasi sicuramente apocrifo ma qui è ugualmente applicato in tutta la sua poderosa incisività. Questa è davvero la Marina di Lissa: manca solo Schettino, ma il comandante rimedia con energia aprendo ogni puntata con un vibrante “Vivalittaglia!”
Perché è importante che tutti i padani vedano i filmini? Perché devono capire come vengono spesi i loro soldi, perché i loro anziani sono sempre in fondo alla coda degli ospedali, perché non ci sono quattrini per le loro pension e, per gli esodati, perché si diminuiscono le indennità agli invalidi veri, perché si debbano pagare tre o quattro tasse sulla casa, perché Renzi e Napolitano se ne stanno giulivi al loro posto. Soprattutto i padani dovrebbero rimpiangere il clima sereno e serio di quando in plancia c’era Teghetoff, che parlava veneto e speronava le navi di certi italiani che anche allora sbroffavano in giro che il mare fosse loro. Secessione.
Vorrei che qualcuno mi spiegasse quali sono le funzioni delle forze armate in un qualsiasi paese (civile o no ).
Perchè se le funzioni delle FAI sono quelle di aiuto e assistenza agli stranieri perchè spendono così tanti soldi ad attrezzare le navi con missili, cannoni e quant’altro ?
Mandino navi mercantili comandate da capitanE vestite Armani o Coco Chanel.
Ultima domanda. La capitanA del siparietto sarebbe la persona adatta a difendere la mia vita di cittadino da invasioni straniere ?
Povero me! Sicuramente una buona doppietta caricata a pallettoni sarebbe molto, ma molto più efficace.
Da ultimo: Al’ Accademia di Livorno non sarebbe il caso che oltre all’armamentario bellico si insegnasse un po’, solo un po’ di lingua italiana ?
“L’obiettivo di abolire la razza bianca è in apparenza così desiderabile che alcuni stentano a credere che possa suscitare opposizione alcuna tranne da parte di suprematisti bianchi convinti…Continuate a colpire i maschi bianchi morti, e le femmine pure, finché il costrutto sociale conosciuto come la razza bianca non sia distrutto. Non decostruito, ma distrutto.”
Noel Ignatiev, docente di storia americana al Massachusetts College of Art, e parte della nuova élite che porta un rancore viscerale verso gli europei, che essi si trovino in Europa o negli Stati Uniti.
http://goo.gl/qZwXp
Questo qui è solo della brutta propaganda. Eseguono ordini e basta. Gran parte del buonismo in mostra è carrierismo cammuffato per il telespettatore. Se gli ordini fossero stati di respingere i gommoni non ho dubbi che sarebbero stati ubbediti e il tema del filmino sarebbe stato “la difesa della Patria”.
Che sia chiaro il ricambio demografico è stato archittetato e motivato non dall’amore per l’africano ma dall’odio per i popoli autoctoni d’Europa.
La donna a bordo porta davvero sfortuna.
(nonché sfortunati).
Un po’ Top Gun all’italiana, ah ah. Meno divertente è il fatto che questo rimpiazzo demografico è organizzato e propagandato dai poteri forti in tutte le società occidentali senza eccezione (e non altrove). Gli USA sono un caso embematico.
http://archive.org/details/The-Line-in-the-Sand
E’ dura arrivare in fondo al primo… io non ce l’ho fatta, mi viene l’aonco! figuriamoci la visione di altri!
Tre domande: 1 – ma Catia li va a prendere perché si mettono in mare, o si mettono in mare perché sanno che Catia li va a prendere? 2 – ma la Nigeria è così vicina? non sapevo che fosse a 80 miglia, circa 150 Km, da Lampedusa. 3 – ma chi li organizza? non esiste un giornalista curioso capace di ficcare il naso in questo pasticciaccio brutto? giornalisti giornalisti, puzza vero? meglio stare alla larga…
Sono proprio delle merde! Sfruttare la tragedia per far propaganda! SONO PROPRIO DELLE MERDE GALATTICHE!
Da quand’è che i militari fanno la croce rossa? Da quando sono militari italiani! – o dovrei dire meridionali? Mica l’esercito dovrebbe difendere i confini di stato? No, no, qui in Italia sono delegati per l’invasione. L’esercito chi lo paga? L’ “italiano”. L’esercito per chi lavora? Per l’africano. Tutto normale – in Italia.
A beneficio dell’africano ma non per l’africano, il quale non ha una lobby potente e ben organizzata.
Fa davvero ribollire il sangue e rivoltare lo stomaco
L’unica soluzione è la SECESSIONE!!!!!