“Il referendum sull’autonomia si farà. Ho chiesto al Governo di farlo insieme alle passate elezioni amministrative e mi è stato detto di no. Ho chiesto di farlo col referendum costituzionale, ma non ho ancora avuto una risposta”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervistato al Caffé della Versiliana.
Siamo al classico giro di promesse che poi non vengono mantenute? Per Maroni no ovviamente e afferma che “sono due referendum analoghi e che hanno stessa forma. Se si fanno insieme risparmio piu’ di 20 milioni di euro che posso mettere a disposizione di chi ha bisogno. Ho scritto ad Alfano e Renzi, spero mi dicano di si’. Comunque lo faremo”.
E poi, i soliti ritornelli, e paragoni, che la Lega Nord va ripetendo da 30 anni: “Vorrei avere lo Statuto della Sicilia perché consentirebbe di trattenere il 100 per cento delle tasse in Lombardia. Avrei dunque un bilancio di 23 miliardi (quello attuale) più 54 che sono quelli che paghiamo come Fondo di solidarietà”.
E ancora: “Non sono favorevole alla riduzione o all’eliminazione tout court delle Regioni a statuto speciale – ha ribadito all’Ansa – ma voglio estenderlo a tutte le Regioni secondo il principio di responsabilità che si applica a tutte le imprese private” Io ti do le risorse per fare le cose che devi fare, è tua responsabilità spenderli bene. Se lo fai – ha concluso Maroni – sarai premiato, se no vai a casa”.
Che belle parole no? Per chi non ha memoria forse; chi conosce il partito di Bossi, invece, sa bene che si tratta dei soliti annunci propagandistici, la solita minestra riscaldata insomma.