“Ma come? Prima i referendari attaccavano Zaia un giorno sì e l’altro pure e adesso chiedono il suo aiuto? Se vogliono maggiore pubblicità si comprino i manifesti 6×3 e i camion vela”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Italia dei Valori, Gennaro Marotta, dopo la richiesta degli indipendentisti al presidente della Regione di promuovere la raccolta dei contributi volontari per finanziare il referendum consultivo sull’indipendenza del Veneto.
“I veneti – scrive l’esponente di IdV – hanno mangiato la foglia e si sono tenuti alla larga dalle donazioni. Finora sarebbero arrivati circa 40mila euro. Ne servono 14 milioni. Dove sono svaniti i presunti due milioni di votanti della consultazione on line? E le folle oceaniche di imprenditori sostenitori, con le loro ricche donazioni? Anche contando su un’inconsueta impennata dei bonifici, alla utopistica media di 50 mila euro a settimana – 100 milioni di vecchie lire, mica robetta – per mettere assieme i 14 milioni richiesti ci vorrebbero 5 anni e mezzo. In pratica, la consultazione non si farà mai.
La raccolta fondi – aggiunge Marotta – è un miraggio per i cittadini, che credono in questa causa e che hanno il nostro più profondo rispetto. Continuare con la chimera del referendum significa prendere in giro loro ed affossare le speranze del Veneto. Bisogna invece lavorare per una proposta forte di autonomia normativa e finanziaria, che faccia respirare il nostro territorio socioeconomico, strangolato tra due regioni a statuto speciale. Attendiamo con curiosità – conclude Marotta – che Zaia pubblichi on line l’elenco delle donazioni, così da controllare, giorno per giorno, a quanto ammonta la cifra raccolta. Anche per sapere quanti, tra i consiglieri regionali che hanno approvato la legge, hanno versato il loro bravo contributo. Il tasso di indipendenza è stato così forte da arrivare al portafoglio?”.
marotta gennaro che bel nome ,veneto di sicuro!un classico infiltrato dello stato italiota,
votato dai veneti?si quelli che sono arrivati quà mandati dai savoia.
Da fastidio ma nn dice cazzate.
C’è troppa poca gente ancora che ha voglia di cambiare, di lottare.
Di questo passo saremo sempre presi x il culo da tutti e nessun politicante di merda metterebbe mmi la faccia per sostenere la causa.
Egr. sig. Marmotta è vero che i veneti hanno mangiato la foglia ma non per il motivo che dice lei bensì per il fatto che sono convinti che i versamenti finirebbero per essere incamerati dallo stato italiano in aggiunta ai 20 miliardi di prelievo annuale. Non esiste infatti alcun motivo per essere fiduciosi in quanto è impensabile che la sentenza della corte costituzionale possa essere favorevole e inoltre la raccolta è priva di quella trasparenza che oggi è possibile, a costi irrisori, per fornire a tutti i cittadini i dati “real time” sui versamenti. La gestione
delle informazioni sul conto rimane, almeno per il momento, ‘cosa loro’.
sul fatto che dovrebbero essere pubblici gli elenchi per vedere chi effettivamente ha pagato e quanto ha ragione. per il resto non mi preoccuperei troppo, l’idv non esiste più, tra pochi mesi questo signore non sarà rieletto, a meno che non si ricicli con renzi.
l autonomia se la prenda lui,Marmotta, niente piu stipendio pubblico e via a spaccar i sassi con il piccone…