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Matteo renzi non smette di minacciare: “farò il professore”

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renzidi MATTEO CORSINI

“Nel 2024 lascerò. Studierò, farò il professore”. Tra le altre cose, questo ha detto Matteo Renzi alla giornalista del New Yorker che ne ha fatto un ritratto dal titolo The demolition man.

Se non avesse una tenenza piuttosto evidente (e per la quale fornisce materiale empirico quotidianamente) a raccontare balle da far sembrare un dilettante il geometra Calboni durante il viaggio in cabriolet verso Courmayeur (i cultori di Fantozzi avranno certamente presente la scena), si potrebbe quanto meno sperare di dover sopportare le sue sbruffonate per (soli) poco più di otto anni.

Ma Renzi, in fin dei conti, è passato direttamente dai lupetti alla Provincia prima e al comune di Firenze poi, finché non ha raccomandato di stare sereno a Enrico Letta, preparandosi a defenestrarlo e a prenderne il posto a palazzo Chigi.

Magari si mettesse a studiare nel 2024. Io ne dubito fortemente. Però mi rimane un dubbio: farebbe più danni restando in politica o facendo il professore (di cosa, poi, meglio non chiederselo)?.

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3 COMMENTS

  1. Noooo..!!!!
    Abbi PIETAs di noi..!!

    Dei professori ne abbiamo le tasche piene, ma che dico, stracolme..!!

    Se alcuni prof al governo fecero danni ENORMI, si pensi al prode che ci fece entrare nell’euro e poi via via tutti gli altri compreso l’er mejo che ci raccontava piu’ palle degli altri perche’ era il loro kapo’, ebbene NOooo..! Basta prof..!!

    Noi peones sempre e per forza, come lo erano gli ILOTI ellenici, e’ di moda la Grecia, non vogliamo intellighentis o scienziati al governo, ci bastano alcuni ANALFABETI che con le loro idee ci facciano vivere meglio..!
    I prof e gli scienziati servono di piu’ a scuola.
    La POLITICA e’ tutto un altro affare..! Piu’ da RUSPANTI..!
    Va ben, tanto noi non si conta nulla, forse le bollette da pagare: quelle si kax.
    Auguri

    • Ma se voi veneti aspirate tanto all’indipendenza da questo stato marcio, corrotto, mafioso, ladro ecc. ecc. ecc., dovreste affrettarvi a creare quanto prima una classe dirigente degna di tale nome e che non sia la solita sequela di guitti impresentabili in cui l’Italia si è specializzata almeno dalla caduta del muro di Berlino in poi. Nella fattispecie gente UN PO’ diversa dai vari Galan, Orsoni, Gentilini, Brunetta più i vari capataz veneti della Lega Merd. Altrimenti tanto valeva tenersi i democristianissimi, felpati e goldoniani ras veneti degli anni d’oro, che tutto sembravano fuorché fulmini di guerra ma erano molto, molto furbi, fino al neodemocristiano Zaia che, senza offesa, mi sembra vi stia prendendo ampiamente per i fondelli, ma sempre in modo molto garbato e goldoniano. Non è un caso se la Merkel va da Hollande e Renzi tutt’al più lo sente per telefono. La Francia non è messa molto meglio dell’Italia quanto a parametri economici, ma è uno stato che esprime una dirigenza da secoli, che riesce a far credere di avere vinto le guerre anche se le ha perse e perfino di guidare l’Europa fianco a fianco della Germania anche se tutti sanno che ne è solo la mosca cocchiera.

      • Quella della DIRIGENZA e’ una mia preoccupazione da buon veneto quale sono.
        Una sera ho detto a Luca: io sono un ETNO VENETO. MI DEVI DIFENDERE..!
        Non la capi’ subito, credeva volessi disturbare.
        Per dire che i politici spesso hanno la mente da tutt’altra parte..!
        Quando li si elegge MAI MOLARLI..!!
        Si deve stare sempre li’ attaccati alla loro giacca..!
        Altrimenti, fanno quel che vogliono..!! COME FANNO..!
        Purtroppo creare DIRIGENZA non e’ facile..!
        Se qualcuno spunta, i vari formiconi soldato, lo aggredisco e se lo magnano..!
        Sono consapevole del problema ma non so cosa farci. Poi se disponessi come Silvio magari potrei tentare a pensarla in un certo modo, ma da miserabile: si fa veramente pochino. Anzi. NULLA..!
        At salüt

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