di FABIO CINTOLESI
Da qualche tempo, anche su queste “pagine”, si fa un gran parlare di Beppe Grillo e del suo movimento. Dato che il sottoscritto fa parte di un meetup (così si chiamano i gruppi locali di questo movimento) oramai dal 2007, credo di essere persona che ha qualche titolo per scrivere della cosa; sicuramente più di molti che in quest’ultimo periodo hanno parlato di cose che conoscono appena o non conoscono affatto. Intanto, la prima considerazione: Beppe Grillo non è un liberale, tantomeno un liberista. La cosa positiva è che non ha la pretesa di esserlo o di raccontartelo. Chi scrive non è innamorato di Grillo; però gli riconosce il merito, unico tra i vari leader politici, di non aver partecipato al sacco di questo Paese. E scusate se è poco.
Il problema è che nell’attuale panorama politico, di liberali (a fatti e non a chiacchiere) non se ne vede manco l’ombra. Tanto per dire: l’unica battaglia liberale che si è vista in Italia negli ultimi
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