Rispondendo alla domanda posta da un azionista durante l’assemblea dei soci, il Monte dei Paschi di Siena ha affermato che al 31 dicembre 2017 il gruppo “vanta crediti nei confronti di 13 partiti politici per complessivi 10 milioni di euro, di cui 9,7 milioni non performing”. In pratica il 97% dei crediti a partiti politici non è stato restituito dai debitori.
A questo si aggiunga che MPS “vanta crediti per complessivi 67 milioni nei confronti di persone fisiche che occupano o che hanno occupato importanti cariche pubbliche come pure i loro familiari diretti o coloro con i quali tali persone intrattengono notoriamente stretti legami“. Di questi crediti, 61 milioni risultano non performing. In altri termini, il 91 per cento di quei crediti è andato a male.
In sostanza i partiti politici e chi ricopre o ha ricoperto cariche pubbliche sono 6-7 volte meno affidabili della media degli altri debitori. Probabilmente costoro ritengono che il denaro preso a prestito sia in realtà concesso a fondo perduto. Oppure chi ha concesso loro quei denari li ha iscritti come crediti pur essendo consapevole che si trattava di soldi destinati a non essere restituiti. D’altra parte quei crediti pare siano per lo più riconducibili alla componente più sinistrorsa confluita nell’attuale PD, che notoriamente ha avuto un’influenza significativa nella governance del Monte.
In ogni caso, per quanto le generalizzazioni siano preferibilmente da evitare, non credo ci si debba stupire se cresce il numero di persone che non ha alcuna fiducia nei partiti e nei loro rappresentanti (oltre che nei banchieri).
E’ possibile sapere la lista di questi partiti e la cifra di ognuno di essi?
Non saprei dirle, verificheremo
Ahimé, ecco la verità: “Costretti a rispondere alle domande dei piccoli azionisti, ma trincerandosi dietro la legge sulla privacy per non fare i nomi dei politici e dei partiti”.
Moderne forme di tangenti, truffe o furti dir si voglia
Politica e crimine sono sinonimi.